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Agente 47, una spietata macchina di morte e il migliore nel suo campo, ha da anni alle calcagna un implacabile agente dell’Interpol (Dougray Scott). Durante l’ultimo incarico, l’omicidio di un politico russo assetato di potere, Agente 47 resta invischiato in una cospirazione su vasta scala. Il lavoro si complica ulteriormente quando l’agente si trova inaspettatamente attratto da una bellissima prostituta, Nika, che diventa una variabile impazzita nella vita e nel lavoro di alta precisione di Agente 47. |
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La 20th Century Fox ha contrattato a lungo con la Eidos Interactive, casa produttrice del videogioco omonimo, per ottenere i diritti per portarne il personaggio e le ambientazioni al cinema. Troppa grazia: ma evidentemente ad Hollywood avevano aspettative rosee al botteghino. Hitman è un prodotto piuttosto famoso, e il fatto che sia stato valutato adatto a giocatori adulti ha ovviamente contribuito a farne crescere il fascino. La produzione è per metà francese, così come il regista (al suo secondo film) e l’attore protagonista, ma non ci si deve fare ingannare: lo “stile” è Usa al cento per cento. La sceneggiatura è convenzionale, fintamente complicata e con più di una incongruenza (ad esempio, Olyphant è un killer in incognito che però cammina a testa scoperta con un codice a barre ben tatuato sulla nuca rasata…), la regia ha delle velleità che risultano però, in definitiva, fini a se stesse, e gli interpreti prestano al racconto più il loro fisico che la loro espressività; se dobbiamo pensare alla Francia, ci viene in mente al massimo qualche film con Jean Reno.
Nel già visto e già sentito, due sono i protagonisti che emergono incontrastati nel racconto: il frastuono delle armi e i fiumi di sangue. Entrambi riempiono abbondantemente le orecchie e gli occhi, in un trionfo della violenza che sfiora in alcune sequenze lo splatter e che ricorda il grand guignol di Tarantino. Per chi non si lascia impressionare e per chi ama il genere, è un piacere; per chi è meno disposto ad accettarlo, il risultato è un discreto fastidio. Probabilmente per tutti e’ un po’ inquietante che l’agente 47, un assassino efferato che strangola e accoltella innocenti, diventi l’eroe nero della pellicola e sembri quasi giustamente destinato a salvarsi. La produzione vanta un budget milionario, e può sfoderare le location di San Pietroburgo, Istanbul e Londra; se non sono soldi sprecati, si sarebbero comunque potuti spendere meglio. |
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Commenti del pubblico |
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