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Recensione: Il ladro di bambini

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Il ladro di bambini
titolo originale Il ladro di bambini
nazione Italia
anno 1992
regia Gianni Amelio
genere Drammatico
durata 112 min.
distribuzione Sacis Darc Distribuzione
cast E. Lo Verso (Antonio) • G. Ieracitano (Luciano) • V. Scalici (Rosetta)
sceneggiatura G. AmelioS. RulliS. Petraglia
musiche F. Piersanti
fotografia T. NardiR. Tafuri
montaggio S. Paggi
media voti redazione
Il ladro di bambini Trama del film
Rosetta, una bimba di dieci anni di origine siciliana residente a Milano, deve essere scortata con il fratellino Luciano in un istituto per minori a rischio, a Civitavecchia, perché la loro mamma è stata arrestata. Motivo: istigazione e sfruttamento della prostituzione. L'accompagnamento viene affidato a una coppia di giovani carabinieri. Data la facilità dell'incombenza, uno si eclissa con la complicità dell'altro, Antonio che si mette in viaggio. A Civitavecchia però il direttore dell'istituto si rifiuta di accogliere i bambini appellandosi a una serie di cavilli burocratici e il viaggio deve così prolungarsi fino alla Sicilia, dove vivono i parenti dei piccoli. Durante questo secondo tragitto il militare decide di compiere alcune divagazioni, tra cui una visita ai propri parenti in Calabria e una breve sosta al mare.
Recensione “Il ladro di bambini”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
Amelio ci racconta un viaggio verso il Sud, una presa di coscienza dei suoi umili personaggi. “Il ladro di bambini” è un viaggio verso degli individui; racconta così come un carabiniere si affezioni a due giovani che deve accompagnare nella casa di assistenza: sgarrando agli ordini, li conduce dapprima a casa sua, poi a fare il bagno al mare, ed infine fino alla soglia dell'istituto. Ma racconta soprattutto come i due piccoli, grazie ad una sorta d'interscambio affettivo con dei personaggi ed un ambiente che essi affrontano per la prima volta, riescano finalmente a sopravvivere, ad emergere dalla loro condizione.
Come nel cinema di Rossellini, il viaggio e il paesaggio che gli fanno da sfondo si fa itinerario morale all'interno dei personaggi. In un Sud dove l'umanità dei rapporti umani si confonde con i piccoli imbrogli sulle pensioni o sulle false licenze edilizie, in un mondo nel quale il delitto, il peccato non abbia mai a che fare con l'essere cittadini, bensì solo con l'essere maschi o femmine, la cinepresa di Amelio affonda il suo sguardo con una disperata essenzialità che ricorda, più che l'universo dei bambini di De Sica, quello di Antonioni.
Nella luce di un'alba che fatica a rivelarci una piazza, non lontano dall'istituto mentre il giovane carabiniere è ancora addormentato all'interno dell'auto, uno dei due bambini esce e va a sedersi sul bordo di un marciapiede: sempre ripreso di spalle, con un inquadratura che lo stacca dal resto, e che pesa come tutta la disperazione del mondo. Lo segue la sorella, dapprima soltanto con lo sguardo, poi uscendo anch'essa dalla macchina, sempre monitorata dalla cinepresa. Prima di sedersi accanto a quel fratellino con il quale non scambiava l'elemosina di uno sguardo, si toglie il camiciotto. E glielo posa sulle spalle.
Premio Speciale della Giuria al festival di Cannes.
David di Donatello 1992: Miglior film, Miglior regia, Miglior montaggio, Miglior musicista, Migliore produzione. David speciale a Giuseppe Ieracitano e Valentina Scalici.
Nastro d' Argento 1993 per la Miglior regia.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 3 Luglio 2013 ore 09:10
voto al film:   7

Utente di Base (9 Commenti, 28% gradimento) baubau 11 Luglio 2012 ore 11:25
voto al film:   8

Ottimo film
Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 5 Maggio 2012 ore 21:09
voto al film:   8

Medaglia d'Argento (113 Commenti, 59% gradimento) kikujiro Medaglia d'Argento 10 Ottobre 2011 ore 20:53
voto al film:   7,5

Un film semplice eppure emotivamente coinvolgente. Il tema del viaggio nel viaggio ( sia geografico che interpersonale) e' affrontato benissimo al pari di altri grandi film come Central do Brasil e L'estate di kikujiro.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) IlDivoGiulio 14 Settembre 2011 ore 21:59
voto al film:   7

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