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Bruno ha 40 anni e, a prima vista, non sembra essere né giovane né vecchio. È un uomo tranquillo e riservato che però, nasconde dei segreti. Ha consultato un medico e la sua diagnosi lo ha lasciato sconvolto: non potrà avere figli. Bruno, però, decide di non dirlo a sua moglie Anne, sua unica ragione di vita, e le nasconde anche il fatto di aver contratto un grosso debito con Giorgio Neri, uno strozzino che si trincera dietro la facciata di rispettabile direttore di banca. Si direbbe che Bruno sia un uomo senza qualità e talento. Sicuramente è un uomo che ha cancellato il suo passato, dimenticando la Svizzera, la sua infanzia senza affetto, trascorsa all'ombra di un padre artista, egoista ed incapace di pensare agli altri. L'incontro con Luca, un ragazzo strano e riservato, risveglia improvvisamente i ricordi di Bruno. Anche Luca sembra avere molti segreti e in più conosce tutto ciò che riguarda la vita di Bruno, persino i suoi debiti con Giorgio Neri. |
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“L’immagine non deve mostrare, deve far pensare. L’immagine che si sovrappone al dicibile è un’immagine completamente morta. L’immagine che ha una forza è quella che si sovrappone all’invisibile, al fuori campo, e non è decriptabile immediatamente”.
Paolo Franchi è un regista presuntuoso, ermetico ma allo stesso tempo esigente nei confronti di pubblico e critica, e i suoi film sono cristallini riflessi della sua visione severa dell’arte e del cinema, che vive in maniera viscerale e impulsiva.
Il suo primo film - La spettatrice - ottenne un discreto successo nonostante la sua algida complessità, con 'Nessuna qualità agli eroi' si conferma regista ostico e difficile da digerire, attributi che questa società vorrebbe cancellare a forza di opinioni e concetti preconfezionati, da mangiar giù come caramelle. Quello che oggi sembra mancare è la volontà di analizzare (anche violentemente, perché no) un’opera, bella o brutta che sia, cercando di svelarne pregi e difetti; se invece a catalizzare l’attenzione della critica in quel di Venezia è stato il pisello di Elio Germano in una scena di sesso - ma è davvero il suo o no? - vuol dire che si è arrivati a un punto di tale demenza e superficialità che non si riesce più a capire se la critica cinematografica debba essere considerata gossip e specchietto per le allodole oppure serio esame che un film deve/dovrebbe superare col massimo dei voti possibili. E’ vero che il regista bergamasco a volte esagera, cercando colpi ad effetto quando non se ne avverte la necessità (un uso prepotente di effetti sonori a volte fuori luogo, l’eccessiva drammatizzazione di alcune scene, un finale discutibile…), però è innegabile il fascino che possiede nel prendere lo spettatore per mano e portarlo nei misteri e nelle ambiguità della psiche umana, del suo inconscio, del suo lato onirico: non ha paura di raccontare l’intimità delle pulsioni sessuali, l’irrazionalità del dolore, le difficoltà dei rapporti umani. Per farlo usa simboli e richiami, più o meno immediati, ma l’intento di attirare l’attenzione esclusivamente sulla sfera emotiva dei personaggi è palese: non è un caso che l’ambientazione del film sia una spettrale e (quasi) disabitata Torino e Ginevra, in Svizzera, che come sempre fa da sfondo a storie di psicosi, incidenti, e malesseri borghesemente camuffati (Grazie per la cioccolata, Sotto falso nome, Le conseguenze dell’amore…). C’è tanta carne al fuoco, Franchi decide di avvicinarsi a temi come l’amore, l’odio, l’arte, l’economia, la morte, il sesso, lanciando spunti di riflessioni, domande che non possono (e non devono) essere ricercate nei novanta minuti di un film inteso come suggestione e come sfogo.
Lo spettatore può stare al gioco oppure no, ma chi lo accusa di essere eccessivamente complicato o “filosofico” (come se fosse un demerito!) farebbe meglio ad andarsi a vedere film come Olè o Vita Smeralda: di sicuro un corpo femminile nudo non desterà scandalo e la trama non sarà difficile da capire. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Nessuna qualità agli eroi” |
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A maggio al Nuovo Cinema Aquila il Festival delle Terre (18 Aprile 2013)
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Paolo Franchi racconta il noir esistenziale (17 Marzo 2008)
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Esce il 28 marzo "Nessuna qualità agli eroi" (29 Gennaio 2008)
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Tre italiani in concorso alla Mostra (28 Agosto 2007)
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