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Recensione: XXY

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XXY
titolo originale XXY
nazione Argentina
anno 2007
regia Lucía Puenzo
genere Drammatico
durata 90 min.
distribuzione Teodora Film
cast R. Darín (Kraken) • V. Bertuccelli (Suli) • G. Palacios (Ramiro) • C. Peleritti (Erika) • I. Efron (Alex) • M. Piroyansky (Alvaro)
sceneggiatura L. Puenzo
musiche A. Goldstein
fotografia N. Braier
montaggio H. PrimeroA. Zito
uscita nelle sale 22 Giugno 2007
media voti redazione
XXY Trama del film
Nella vita della 15enne Alex si nasconde un grande segreto. Appena nata, la sua famiglia ha lasciato Buenos Aires per andare a vivere nelle isolate terre della costa uruguayana. Un giorno una coppia di amici di Buenos Aires, con il loro figlio maggiore Alvaro, di 16 anni, decide di andare a trovare la famiglia di Alex...
Recensione “XXY”
a cura di Francesco Olivo  (voto: 7,5)
L’ambiguità sessuale un ermafrodito la porta nel corpo. A quindici anni nel periodo in cui si scoprono le trasformazioni del fisico, si vivono le prime esperienze amorose, una condizione del genere non può che essere traumatica. Ad affrontare con spietato realismo (specie dei sentimenti) questo tema è "XXY" dell’argentina Lucía Puenzo, (figlia d’arte, il padre è un regista affermato, quest’anno presidente della giuria del Festival di Taormina). Il film ha vinto la settimana della critica all’ultimo Festival di Cannes.
Alex ha 15 anni e vive con la famiglia nella costa dell’Uruguay, ha le parvenze di una ragazza, ma nasconde un segreto: è un ermafrodito. I genitori hanno deciso di trasferirsi lontano da Buenos Aires per cercare un po’ di serenità per quella figlia dal carattere difficile e dall’identità complessa. Il padre è un biologo marino impegnato nella tutela delle splendide tartarughe della zona. Una coppia di amici decide di andare a trovare la famiglia di Alex portandosi anche il figlio sedicenne Álvaro. Il padre è un chirurgo plastico, incuriosito dalla natura di Alex e convinto della necessità di un’operazione per orientare definitivamente il genere dell’ermafrodito, in pratica una castrazione. Nel frattempo tra gli adolescenti scatta un’attrazione che scaturisce nel primo vero rapporto sessuale dei due e sconvolge il difficile equilibrio della casa. Nel piccolo paese uruguaiano intanto iniziano a circolare le voci maligne sulla “stranezza” di Alex, che reagisce chiudendosi ulteriormente. Il dilemma operazione sì operazione no divide la famiglia, la madre è favorevole e proprio per questo ha invitato l’amico medico, il padre, invece, sembra molto più sensibile ai desideri di Alex, che per protesta contro la propria natura smette di assumere gli ormoni “così fra qualche giorno mi cresce la barba” annuncia terrorizzando l’amico-amante.
Il tema è di quelli scottanti, Lucía Puenzo lo tratta con estrema delicatezza, senza però edulcorare la drammaticità di una condizione così complessa. La castrazione che viene proposta ad Alex è una metafora del tentativo di cambiare con il bisturi il corpo, quindi di fatto l’identità di una persona. E’ la violenza imposta da una società che spesso rifiuta di accettare le diversità. In questi tempi in cui si discute dei limiti della scienza nel modificare la natura umana, si accetta senza battere ciglio che i bambini ermafroditi vengano operati sin da neonati per “correggere” quelle che vengono considerate come deviazioni della sessualità. Ma quelle piccole cicatrici, sembra dire "XXY", non scompaiono mai.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (15 Commenti, 44% gradimento) siralex 22 Luglio 2016 ore 19:06
voto al film:   8

Medaglia d'Argento (154 Commenti, 73% gradimento) Zurlistuta Medaglia d'Argento 15 Dicembre 2015 ore 02:01
4
voto al film:   8

Davvero una perla del cinaem argentino, una storia delicata su un argomento per niente banale e molto difficile. Commovente Alex nella sua interpretazione, dove i sentimenti e le emozioni vengono fuori in maniera molto naturale. Bravissimo padre Darin, fermo nella sua decisione di non imporre la latrui volonta'.
Bello bello bello.
Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 25 Gennaio 2015 ore 17:20
voto al film:   7

Utente di Base (7 Commenti, 85% gradimento) angelonero 24 Dicembre 2011 ore 13:22
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 17 Novembre 2011 ore 16:39
2
voto al film:   7,5

Concordo con Pierrot, un argomento davvero coraggioso e soprattutto trattato con una delicatezza e uno spessore morale non indifferente.
Utente di Base (43 Commenti, 63% gradimento) Monta17 28 Ottobre 2011 ore 12:09
voto al film:   7

Medaglia di Bronzo (76 Commenti, 30% gradimento) Pierrot Medaglia di Bronzo 4 Luglio 2011 ore 21:20
1 1
voto al film:   7,5

un argomento davvero coraggioso da studiare ed interpretare dietro la cinepresa.
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