Giovani, giovani e ancora giovani. Il filone ha successo e i produttori insistono. Ecco dunque Last Minute Marocco con la regia di Francesco Falaschi (Emma sono io) che ha scritto la sceneggiatura con Carla Giulia Casalini (autrice anche del soggetto).
Il bioarchitetto Sergio (Valerio Mastandrea), dopo la separazione dalla moglie (Maria Grazia Cucinotta), vive con Valerio (Daniele De Angelis), il figlio diciassettenne. E’ un padre affettuoso, ma molto poco attento. Così, se non fosse per la moglie nemmeno si accorgerebbe che il ragazzo è fuggito con gli amici, destinazione Marocco. I compagni di avventura sono Andrea (Nicolas Vaporidis, neodivo protagonista di Notte prima degli esami), tutto canne e sesso, il più serioso Giacomo (Lorenzo Balducci) e Samir, simpatico ragazzo marocchino dall’accento romanesco che si finge idraulico, ma che in realtà spaccia hashish. Questa allegra comitiva si imbarca verso il Nordafrica con un traghetto di giovani avventurieri di mucciniana memoria (nel senso di Silvio). Ventiquattro ore dopo parte anche Sergio alla ricerca di Valerio.
Seguendo le avventure parallele di padre e figlio si mostrano tutti gli stereotipi possibili sul Marocco: i giovani arrivano subito nel Riff, la mitica zona delle coltivazione di “erba”, dove, manco a dirlo, verranno fregati. Poi affronteranno il dramma di un matrimonio combinato con rispettiva fuga d’amore, il festival di musica locale e molte altre ovvietà. Mastandrea, invece, è il classico occidentale sperduto in Marocco, che si imbatte in guide improvvisate, venditori di tappeti, subirà furti, avrà problemi con la polizia (come in Marrakesh Express ma siamo su categorie diverse) incontrerà le carovane del deserto e seguirà una donna “del posto”, una berbera ripudiata dal marito, tanto affascinante quanto inverosimile. Insomma una sfilza di elementi che sembrano la versione “villaggio Valtour” dell’Africa.
Lo sviluppo della storia è prevedibilissimo, ma tutto sommato dignitoso. Mastandrea, come al solito, è molto bravo, anche se il ruolo non gli concede molte possibilità di mostrarlo. In definitiva Last Minute Marocco è un film che non sembra prendersi molto sul serio e questo è un bene. Ma quando dal semplice intrattenimento, talvolta anche gradevole, si passa a qualche accenno di riflessione più complessa (il rapporto padre-figlio, il problema dei figli degli immigrati) il livello scende inesorabilmente. |