|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
In una romantica notte di luna piena si incontrano Louis, un giovane cantautore irlandese e Lyla, una bella violoncellista. I due si amano dal primo momento ma la mattina le contingenze del destino li dividono tristemente. Il pensiero di quella notte magica rimane per entrambi un ricordo bello e doloroso che riaffiora nella loro mente nel corso degli anni. Diventa difficile per entrambi riuscire a dimenticare, soprattutto per Lyla che crede, dopo un incidente automobilistico - di aver perso il bambino concepito in quella notte. La musica sarà per entrambi l’arma con la quale riusciranno ad incontrarsi di nuovo e a scoprire insieme, dopo undici anni, di non essere più soli perché qualcun altro li stava cercando. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“Una sezione dedicata al cinema per e dei ragazzi”, questo è stato l’intento di “Alice nella città”, la sezione del festival capitolino all’interno della quale quest’anno è stato presentato La musica nel cuore. L’intento del film dovrebbe essere quello di portavoce di un messaggio comprensibile a tutti ma August Rush non è altro che “una storia d’amore con tre protagonisti” – per usare le parole della regista – allontanati e poi riuniti dalla musica. Una storia semplice e fin troppo buonista, che si sviluppa attorno alle vicende di un padre cantante, una mamma violoncellista e un bambino prodigio: tutti e tre catturati da una continua ansia di ricerca l’uno dell’altro e da un bisogno vitale di saziare la propria passione per la musica.
Se la pellicola all’inizio sembra far ben sperare - facendo forza su una colonna sonora pop, anche se in alcune note troppo romantica, e un bravo Robin Williams/Mangiafuoco che sfrutta il talento musicale di un gruppo di trovatelli addestrandoli all’arte dei suoni in un teatrale “paese dei Balocchi” – di sequenza in sequenza diventa troppo semplicistica e sbaglia tonalità, rivelando una partitura esageratamente smielata, che non trova giustificazione. La voglia di capire come si concluderà la vicenda – anche se in fondo è già tutto scritto – si perde là dove la rapidità di alcuni passaggi e le reazione dei personaggi si rivelano la risposta alla logica di un racconto fin troppo cinematografico. Il giovanissimo Freddie Highmore, già pluripremiato per le sue recenti performance attoriali, i discreti Jonathan Rhys Meyers e Keri Russel e il bel movimento di macchina che traduce la sonorità del mondo esterno prima e il disorientamento causato dalla confusione delle strade e del traffico poi, rimangono sospesi in una “favoletta” ad happy end che forse… più che “per un cinema per ragazzi” sembra rivolta ad una fascia di età decisamente più bassa. |
|
|
Commenti del pubblico |
|
|
|
|
Ultimi commenti e voti |
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5,5
|
|
|
|
|
|
|
|
News sul film “La musica nel cuore - August Rush” |
|
|
|
Jonathan Rhys Meyers è Mandrake (31 Ottobre 2007)
|
|
|
|
Ultime Schede |
|
|
|
|