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Recensione: L'inquilino del terzo piano

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L'inquilino del terzo piano
titolo originale Le locataire
nazione Francia
anno 1976
regia Roman Polanski
genere Drammatico
durata 125 min.
distribuzione CIC
cast R. Polanski (Trelkosky) • I. Adjani (Stella) • S. Winters (La custode) • H. Manson (L'infermiera)
sceneggiatura R. PolanskiG. Brach
musiche P. Sarde
fotografia S. Nykvist
montaggio F. Bonnot
media voti redazione
L'inquilino del terzo piano Trama del film
Un modesto impiegato di origini polacche, Trelkovski, è in cerca di un appartamento a Parigi. Ne trova uno di una ragazza, Simone Choule, che ha tentato il suicidio gettandosi dalla finestra. Trelkovski si reca all'ospedale dove la ragazza versa in fin di vita. Entrato in possesso dell'a stanza, comincia a essere oggetto di una serie di angherie da parte degli inquilini (quasi tutti anziani dall'aspetto inquietante).
Recensione “L'inquilino del terzo piano”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
'Regressione' esistenziale; piani intermedi che vanno a formare altri piani, un'altra 'vita' speculare alla prima; Trelkowski non ha la presunzione per dire se sia migliore o peggiore della precedente, ma è tuttavia deviata da un incontro, questo sì. Roman Polanski racconta una storia di evoluzione drammatica. È la vicenda di un personaggio consumato dall'inutilità dell'azione, privato della sua umanità e dunque inquadrato 'fuori fuoco'.
Inquietanti giochi di luce ed ombra orientano lo stato espressivo/emotivo che pervade tutta l'opera, quella sottile linea rossa che divide in 'piacere' gioia e dolore 'intimista', che se non acutamente bilanciato, porta alla devianza, alla patologia. Si parla di inferno perchè c'è una condizione esistenziale che non permette vie di fuga, se non attraverso la morte; perchè c'è continua carenza di luce e la forza delle privazioni fisiche e psicologiche, cui il protagonista si sottopone, sono la sua inevitabile eclisse. Inabissato in un inferno di negazione di sé, il cinema di Polanski è forma allo stato puro, intenso e rappresentabile artisticamente riuscito.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia di Bronzo (72 Commenti, 75% gradimento) yanquiuxo Medaglia di Bronzo 26 Marzo 2017 ore 19:36
voto al film:   9

Non stanca mai questa pietra miliare. Sono ormai abituato allo spazio angusto dell'appartamento di Trelkowski, e rifarvi visita ogni tanto è sempre un piacere. Un caposaldo del thriller psicologico, dall'atmosfera e dalle situazioni più disparate. Un piccolo capolavoro.
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 20 Giugno 2015 ore 00:57
voto al film:   8

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) charlie91 5 Novembre 2014 ore 13:27
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 29 Giugno 2014 ore 23:05
1
voto al film:   7

Un film sospeso tra Kafka e Dostoevski: un incubo senza possibilità di risveglio. Angoscia, incuriosisce, colpisce, disturba. Però non appaga completamente, in particolar modo il finale...
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 24 Maggio 2013 ore 13:47
voto al film:   7

Medaglia di Bronzo (86 Commenti, 51% gradimento) Overlook Medaglia di Bronzo 24 Giugno 2012 ore 20:02
voto al film:   7,5

Un buon lavoro, parecchio angosciante e alquanto ambiguo, in special modo sul finale. Tutta la durata della pellicola è un continuo sentore d' ansia, inquietudine e orrore. Alcune scene a metà tra l' irrazionale, l' onirico e l' occulto fanno davvero accorciare la salivazione in bocca.
D' altronde parliamo di Polanski.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) droogalex 1 Dicembre 2011 ore 15:36
voto al film:   7,5

Utente di Base (17 Commenti, 31% gradimento) Cisky 16 Novembre 2011 ore 18:25
voto al film:   7,5

Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 1 Ottobre 2011 ore 18:53
voto al film:   7,5

Utente di Base (43 Commenti, 63% gradimento) Monta17 26 Aprile 2011 ore 01:47
1
voto al film:   7,5

Polanski si rivela il maestro indiscusso dell'Angoscia: tema ricorrente nella filmografia come nella vita. Spaventosamente presente negli ambienti dove ognuno si sente al sicuro e protetto: la casa e la famiglia. Terzo capitolo della trilogia dell'appartamento..un cult

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