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Nella quieta cittadina di Lumberton Jeffrey Beaumont ritrova un orecchio umano tra l'erba: alla Polizia gli intimano di non impicciarsi della faccenda. Insieme a Sandy, la figlia di un detective, si mette ad indagare nella vita privata di Dorothy Vallens, una cantante di un night. La vicenda diviene sordida quando violenze, ricatti e cadaveri iniziano ad affiorare... |
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Mancano ancora cinque anni alla realizzazione di “Twin Peaks” quando David Lynch si immerge per la prima volta nei misteri della provincia americana girando “Velluto Blu”. Dietro le candide staccionate di legno, tra i fiori e i prati dai colori brillanti, sulle stesse strade su cui passano le rosse autopompe dei vigili del fuoco con gli immancabili cani dalmata al seguito, si nascondono storie torbide di corruzione e violenza. Jeffrey Beaumont (Kyle MacLachlan, futuro protagonista della serie televisiva), ingenuo liceale con l’aspirazione del detective, decide di curiosare in questo mondo ai margini, brindando fiducioso alla positività delle nuove esperienze, ma dovrà ricredersi dopo essere stato coinvolto in una spirale crescente di tensione che metterà a repentaglio le sue certezze “borghesi”, compresa la sua storia d’amore con la bionda vicina di casa acqua e sapone (la giovanissima Laura Dern) insidiata dalla morbosa e sensuale cantante di night club Dorothy Vallens (Isabella Rossellini). In un “mondo strano” in cui anche i pettirossi, simbolo dell’armonia, si nutrono di animali “schifosi” come gli insetti, Lynch si muove con grande talento visivo e narrativo tra un registro e l’altro, e, aiutato dalla splendida fotografia di Frederick Elmes, alterna la quiete e la luce dei sonnacchiosi pomeriggi di un piccolo paese alle ombre, l’orgiastico, il sangue delle notti, le linde villette della periferia ai fatiscenti palazzi e locali del centro, la luce ed il buio.
Come spesso accade nei film del regista americano, non è facile districarsi in queste apparenti contraddizioni: Lynch indugia deliberatamente nella rappresentazione della violenza e delle perversioni dei protagonisti, con una attenzione che non sembra gratuita, bensì specchio di una precisa scelta artistica. Ma è anche vero che il fin troppo roseo happy end, pur giungendo dopo una prolungata “discesa agli inferi”, non può essere liquidato come mera sferzata ironica alle convenzioni di molto cinema e alle illusioni dell’America benpensante. E’ più opportuno allora lasciare questa come una (volutamente) non risolta dicotomia, che peraltro rappresenta buona parte del fascino di un’opera par altri versi estremamente lineare. Non v’è dubbio infatti che “Velluto Blu” sia per molti aspetti un thriller classico, che rispetta con maestria le regole del genere (il comune cittadino che si improvvisa investigatore, l’infatuazione per la donna fatale, la sfida finale) anche in molte scene canoniche (ad esempio l’ingresso in incognito nell’abitazione di Dorothy). In più ci sono l’abilità registica di Lynch e la sua capacità di realizzare immagini, storie e personaggi evocativi, che danno al film uno spessore inusuale e una indubbia forza accattivante. |
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Una delle pellicole più significative di David Lynch, capace di creare una storia ricca di suspence e al tempo stesso delineare la sua poetica cinematografica. Prestazione magistrale del cast.
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imo eterno.
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Nella provincia americana di Lumberton la vita scorre placidamente,tra palizzate verniciate di bianco,aiuole dai fiori sgargianti,giardini a prato inglese,bambini che attraversano la strada in fila indiana.Ma dietro la stucchevole facciata si cela un male oscuro che colloca personaggi e ambienti in una luce sinistra e inquietante.Sarà Jeffrey, attraverso un percorso di formazione,a districare un mistero che parte dal ritrovamento di un orecchio nel parco.Anche lui è ambiguo come tutti gli altri quasi a mostrare allo spettatore che il male è insito in ognuno di noi,che in ognuno di noi c’è un lato oscuro e impenetrabile. Surreali e grottesche con risvolti sottilmente anche comici diverse scene del film, come quella,esilarante, nella casa di un amico di Frank, che intona Candy Colored Clown mentre sullo sfondo sono presenti svariati improbabili personaggi disposti su più piani prospettici.O nella rappresentazione cristallizzata del duplice omicidio finale, con le figure fissate nell’ att
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