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In una villa di campagna vivono una madre cieca e i suoi quattro figli. La loro è una famiglia decisamente particolare, anche perché molti dei ragazzi hanno gravi problemi psichici. Fra questi solo Augusto sembra aspirare a una condizione di normalità borghese. Leone è subnormale e finisce affogato nella vasca da Sandro. Costui è epilettico e anche Giulia non è del tutto "a posto", almeno a giudicare dal modo con cui osserva il fratello morire durante una crisi di epilessia. |
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L’ambiente: una piccola borghesia agraria decaduta, meschina. I personaggi: una famiglia tarata. Alessandro è epilettico, Leone è ritardato e Giulia è morbosamente legata ad Alessandro. Augusto è l’unico ad avere contatti con il mondo esterno attraverso il lavoro. Il padre, assente. Sostituito senza troppa convinzione da un fratello maggiore integrato, passabilmente cinico. Nell’insieme: un bordello di sentimenti, come dice il fratello maggiore. L’incesto è in agguato: Giulia è innamorata di Augusto, Alessandro è innamorato di Giulia, e consumerà (si presume) l’incesto dopo il suo secondo delitto (prima uccide la madre), di cui sarà vittima Leone.
Ogni liberazione sembra impossibile, e comunque bisogna cercarne una, almeno per salvare una speranza, oppure la vita continuerà immutabile, senza soluzione. Ma dietro la distruzione può spesso nascondersi un’angoscia di autodistruzione e dietro la rivolta senza speranza, la ricerca sotterranea di un suicidio simbolico.
Grande opera prima di Bellocchio dissacrante ed estremista, che lo impose all’attenzione internazionale. La dissoluzione della famiglia borghese viene attuata con una ferocia “sgradevole” e poetica insieme, che trova nel grottesco i suoi spunti migliori e nell’ottimo Lou Castel il suo interprete ideale.
Presentato al festival di Venezia, New York e Londra.
Nastro d'Argento per il miglior soggetto.
Vela d'Argento per la miglior regia al festival di Locarno (1965).
Premio Cinema Novo per la miglior regia al festival di Rio De Janeiro. |
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Commenti del pubblico |
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I film del '68 all'Alphaville Cineclub (25 Gennaio 2013)
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Il Friuli celebra Marco Bellocchio: dal 7/2 al 15/3 "Lo sguardo dei maestri" ( 2 Febbraio 2012)
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L'integrale di Bellocchio in rassegna a Torino ( 7 Maggio 2009)
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44° 'New York Film Festival' (19 Settembre 2006)
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