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Recensione: Omicidio a luci rosse

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Omicidio a luci rosse
titolo originale Body Double
nazione U.S.A.
anno 1984
regia Brian De Palma
genere Thriller
durata 109 min.
distribuzione Columbia Tristar Films
cast C. Wasson (Jake) • M. Griffith (Holly) • G. Henry (Sam) • D. Shelton (Gloria) • G. Boyd (Jim Mc Lean)
sceneggiatura B. De PalmaR. Avrech
musiche P. Donaggio
fotografia S. Burum
montaggio B. PankowJ. Greenberg
media voti redazione
Omicidio a luci rosse Trama del film
Un attore disoccupato é ospite nella casa di un collega durante una sua assenza. Una notte assiste dalla finestra all'omicidio di una donna e con l'aiuto di una pornostar cerca di risolvere il caso...
Recensione “Omicidio a luci rosse”
a cura di Andrea Peresano  (voto: 6,5)
Nella Los Angeles delle opportunità hollywoodiane e dei sogni di gloria per ogni artistoide d’America si muove Jake Scully, attore con un grande problema: la claustrofobia. Proprio per questo perde il lavoro in un horror di serie B. La disoccupazione porta con se un momento negativo anche nella sua vita sentimentale quando, al tornare prima a casa dopo esser stato licenziato, trova la sua compagna in compagnia.
In questa serie negativa gli tende una mano l’amico e collega Sam, che gli offre ospitalità nella sua bellissima e particolarissima casa panoramica per il periodo in cui sarà assente dalla città. La casa, dotata di ogni confort, ha anche un telescopio per l’osservazione del panorama, reso ancor più intrigante dalla vicina della finestra di fronte che ama cimentarsi in particolari danze completamente nuda, senza preoccuparsi troppo di esser vista.
Jake viene rapito dagli spettacoli della bellissima vicina tanto da seguirla anche di giorno e notando così un losco individuo, uno strano indiano che gira intorno alla donna.
Una sera, infine, invece del solito spettacolino, assiste involontariamente all’omicidio della vicina per mano dell’indiano. Sconvolto avverte le autorità che però non sembrano credergli, del presunto omicida nessuna traccia.
Jake è allora solo contro tutti e alla ricerca di un fantasma. Affrontando le sue paure riuscirà a smascherare l’artefice di tutta la messa in scena, l’amico attore, il quale aveva ingaggiato prima una ragazza, una pornostar, per i balli proibiti che attirassero l’ignaro amico, e poi, truccato, aveva “recitato” la parte del maniaco omicida per portare a termine il suo piano: uccidere la vera donna e crearsi un alibi perfetto.
È un De Palma hitchcockiano, che gioca astutamente con le paure dell’uomo, la claustrofobia che richiama le vertigini di La donna che visse due volte, e le sue perversioni, come il voyeurismo che cita ed omaggia un altro classico del maestro come La finestra sul cortile.
Il percorso fatto dal protagonista in questo viaggio dentro e fuori di sé, dopo averlo portato faccia a faccia con le sue più profonde paure ed avergliele fatte superare, gli restituirà nuova vita.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (4 Commenti, 0% gradimento) Giacomo 7 Dicembre 2016 ore 21:27
voto al film:   10

Capolavoro hitchoikiano e de palmiano
Utente di Base (19 Commenti, 0% gradimento) Trinity 4 Giugno 2016 ore 01:17
voto al film:   7

Medaglia d'Argento (127 Commenti, 70% gradimento) AlbRag Medaglia d'Argento 6 Novembre 2015 ore 16:58
voto al film:   7,5

Film molto "tecnico", dove la componente registica prevale sulle scelte narrative.
Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 25 Novembre 2014 ore 23:25
voto al film:   6

Medaglia d'Oro (279 Commenti, 48% gradimento) Diegen78 Medaglia d'Oro 1 Dicembre 2013 ore 11:41
voto al film:   7

Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 4 Novembre 2013 ore 19:29
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (477 Commenti, 69% gradimento) diego93 Medaglia d'Oro 6 Marzo 2013 ore 21:20
1
voto al film:   5

Il film e' una summa di tutti i temi cari a DePalma:il voyeurismo,il film nel film,il tema del doppio e dell'ossessione e,ultimo ma non meno importante,l'erotismo. La prima parte e' un riuscito adattamento de La Finestra sul cortile, dove lo spettatore si immedesima nel protagonista (anche grazie al fatto che l'attore sia poco noto),un guardone che spia lo strip-teas della vicina (e chi non guarderebbe?). La seconda parte,che ricalca La donna che visse due volte, e' piu' debole e meno coinvolgente, dove a divertirsi sembra sia solo il regista e dove si perde la tensione dell'inizio. A DePalma poco importa della trama e degli sviluppi (il finale e' scontatissimo) ma creare un gioco visivo con lo spettatore e un omaggio a Hitchcock, solo che volte si perde e assomiglia piu' al nostro Argento che al maestro del brivido.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) elfabuloso94 21 Giugno 2011 ore 15:56
voto al film:   9,5


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