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La matura Irene vive in una vecchia villa alle porte di Roma, legata ai ricordi del suo passato. Il suo più grande cruccio è quello di non essere riuscita a trasmettere a nessuno dei tre figli (Sara, Rita e Claudio) l'attaccamento alla casa e al concetto di famiglia. Ma ognuno dei tre ha, in realtà, ben altri motivi di preoccupazione. Sara, infatti, dopo la morte del marito, vive praticamente reclusa e passa le serate ad aspettare il ritorno del figlio Marco con la paura costante che gli succeda qualcosa. Rita, l'altra figlia, è apparentemente realizzata nella vita. In realtà sotto la facciata serena nasconde un'insoddisfazione tale da non permetterle di avere rapporti sessuali con il marito. Infine Claudio, avvocato, vive di nascosto la propria condizione di omosessuale. Ma l'insoddisfazione e la monotonia stanno per essere scosse da una serie improvvisa, e inaspettata, di avvenimenti: Davide, un affascinante veterinario, irrompe nella vita di Rita. Sandro, un uomo misterioso, turba l'esistenza di Sara. Infine Luca induce Claudio a fare le proprie scelte e a dichiarare la propria omosessualità. Sullo sfondo i primi amori e le scoperte dei nipoti di Irene e dei loro amici e l'organizzazione della festa per la prima comunione, " il più bel giorno", della vita della figlia di Rita e Carlo. |
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Una commedia alla francese, delicata e sottile, che con semplicità ed eleganza ci racconta di una anziana signora e dei suoi tre figli.
Le storie, raccontate con un’emozione composta, appaiono ben lontane da quelle gridate in molti dei cosiddetti film d’attualità o ‘manifesto dei nostri giorni’.
Sicuramente non avrà il loro successo, ma del più bel giorno della mia vita rimangono le intime riflessioni sui rapporti familiari, sull’amore, le paure adolescenziali ed altri temi più o meno ricorrenti nella vita di tutti i giorni.
Ogni personaggio, semplicemente ‘normale’, è parte di un grande specchio, nel quale ognuno di noi può trovare riflessa la propria realtà; gli occhi sono quelli di una nonna ‘antica’, di una madre frustrata, di una bambina, di un marito tradito, di una vedova, di un omosessuale tormentato.
Piacevole, intelligente e ben interpretato da tutti, soprattutto da una Virna Lisi particolarmente espressiva. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Il più bel giorno della mia vita” |
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Ricordo di Anita Ekberg e Virna Lisi al MIC (23 Febbraio 2015)
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Crowdfunding per "Voglio vivere così - I Calcianti" ( 5 Novembre 2012)
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