Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Aspettando la felicità

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film 1 VOTO Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Aspettando la felicità
titolo originale Heremakono
nazione Francia / Mauritania
anno 2002
regia Abderrahmane Sissako
genere Drammatico
durata 96 min.
distribuzione Bim Distribuzione
cast M. Ould Mohamed (Abdallah) • K. Abder Kader (Khatra) • N. Diakite (Nana)
sceneggiatura A. Sissako
musiche A. BrahemO. Sangare
fotografia J. Besse
montaggio N. Ben Rachid
media voti redazione
Aspettando la felicità Trama del film
A Nouhadhibou, un piccolo villaggio sulle coste della Mauritania, il diciassettenne Abdallah si reca a far visita alla madre prima di provare ad emigrare verso le coste europee. Incapace, tuttavia, di parlare il dialetto dei suoi compaesani, il giovane si ritrova praticamente straniero in casa propria. Nonostante ciò, e nonostante sia ormai prossimo alla partenza, Abdallah resta, poco alla volta, affascinato da questo mondo: dai suoi colori, dalle sue consuetudini, dalle sofferenze della giovane e sensuale Nana, dal romantico karaoke inscenato da un giovane immigrato cinese e dalle frustazioni del vecchio Maata, sempre più insofferente verso i vecchi impianti elettrici.
Recensione “Aspettando la felicità”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6,5)
"Aspettando la felicità" è una canzone che inneggia alla bellezza del canto; è la canzone "karaoke" di un emigrato di Taiwan; è la gioiosa convivenza di un gruppo di donne e uomini che si ritrovano assieme; è un bambino sognatore, che non parla con nessuno, che sta sempre ai margini e che chiede al vecchio Maata di raccontargli ancora una delle sue storie meravigliose, un bambino che canta sempre un motivo in francese, anche quando vorrebbe che la morte non ci fosse, che vorrebbe già fare l’elettricista, il mestiere di Maata.
"Aspettando la felicità" è un dramma, è la fatica di vivere. E' Nana, una giovane donna, il suo dolore lancinante per la bambina morta, il ricordo penoso del suo viaggio a Parigi per dirlo al padre.
E' quella risposta: "Perchè sei qui?". E' l’angoscia del vecchio Maata per un amico che non è mai più tornato dal viaggio in Occidente. La morte che arriva inattesa, non spettacolare ma terribile, come quel corpo sulla spiaggia portato dalle acque, punto finale di un viaggio in Occidente andato male. La morte del vecchio Maata, che si accascia sulla spiaggia ormai stanco, inginocchiato con una lampadina in mano, è il simbolo precario di una vita a cui ha dato sempre la luce; quella luce ora persa per sempre.
Il regista Abderrahmane Sissako, al suo secondo lungometraggio, con uno stile essenziale e asciutto ma visivamente curato, costituito in prevalenza da piccole scene che si susseguono, ci consegna uno splendido film sull’attesa: dell’eterna partenza, della morte, della felicità, come recita il titolo.
Perchè fin quando non si è stati in "quel" posto, si può sempre sperare che "l’altrove" sia migliore del proprio quotidiano, si può sempre sognare.
Temi come l’esilio, la solitudine, il senso di estraneità, la paura del confronto con la modernità e con la propria storia, diventano così nel film di Sissako, poetiche metafore delle condizioni eterne dell’uomo: solo, in perenne viaggio e carico di speranza. Tutto questo raccontato in una pellicola che, avvalendosi della spontaneità e naturalezza di attori non professionisti e di luoghi naturali "debuttanti" sul grande schermo, lentamente conquista con la forza di immagini, potenza di silenzi e di sguardi di un cinema contemplativo, dove le emozioni e le sensazioni sono più importanti della narrazione.
"Aspettando la felicità" ha un ritmo che permette di pensare e guardare senza che il tempo, magicamente, esista più.
Vincitore nel 2002 del Premio Fipresci della Critica Internazionale a Cannes.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 8 Febbraio 2012 ore 19:21
voto al film:   5,5

News sul film “Aspettando la felicità”
Aspettando la felicità CinemAfrica nuovamente a Bologna CinemAfrica nuovamente a Bologna  ( 6 Ottobre 2010)
Ultime Schede