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Recensione: Marius e Jeannette

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Marius e Jeannette
titolo originale Marius e Jeannette
nazione Francia
anno 1997
regia Robert Guédiguian
genere Commedia
durata 102 min.
distribuzione Medusa Film
cast A. Ascaride (Jeannette) • G. Meylan (Marius)
sceneggiatura R. GuédiguianJ. Milesi
fotografia B. Cavalié
montaggio B. Sasia
media voti redazione
Marius e Jeannette Trama del film
Jeannette è una cassiera, Marius fa il guardiano in una fabbrica. Lei, Jeannette, sopravvive, dopo che l'ultimo compagno l'ha abbandonata, con un misero stipendio e due figli diversi e inquieti. Lui è il massiccio e zoppo Marius che nasconde invece un tragico segreto, spesso affogato nell'alcol...
Recensione “Marius e Jeannette”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
"Marius e Jeannette", film del regista indipendente Robert Guediguian, racconta la nascita di un amore in un quartiere povero quanto suggestivo di Marsiglia, l'Estaque, luogo di nascita del regista.
Qui si incontrano Marius, custode di un cementificio in disuso, e Jeannette, cassiera con coppia di figli a carico.
Tra i due inizia una tenera amicizia che sfocia poi nell'amore, ma non è tutto così semplice, perché entrambi, feriti dalla vita, hanno delle resistenze a lasciarsi andare e poi ci sono i problemi di tutti giorni da risolvere: il lavoro, i figli, i soldi che non bastano mai...
Tuttavia nell'Estaque, pur fra mille problemi, il palpito della vita è prepotente, generoso e appassionato.
"Marius e Jeannette" è soprattutto una storia d'amore nutrita di veri problemi e di veri sentimenti, tra due esseri feriti e contusi.
Una pellicola che usa toni leggeri per far riflettere e al tempo stesso dar spazio a quei veri sentimenti oggi trascurati dal cinema.
Costruito come una piccola parabola tutta dalla parte di coloro che non hanno o hanno molto poco, l'opera di Guediguian è un film d'altri tempi.
Tutto questo senza nessuna retorica e con delle tinte calde, belle e mediterranee che riscaldano il cuore.
Un'intensa e solare commedia malinconica, la cui forza risiede nella semplicità dello stile.
Una commedia di quartiere con molta luce, una ventata di aria fresca con personaggi amabili, credibili, raccontati con affetto e ironia.
La scrittura cinematografica insieme secca e musicale, con andamento di ballata popolare, gli umori acri, i colori polverosi e insieme netti dei paesaggi, contribuiscono all’intenzione dichiarata di questo regista: re-incantare il mondo.
Premiato a Cannes 1997.
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