Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Amen

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Amen
titolo originale Amen
nazione Francia
anno 2002
regia Constantin Costa-Gavras
genere Drammatico
durata 130 min.
distribuzione Mikado Film
cast U. Tukur (Kurt Gerstein) • M. Kassovitz (Riccardo Fontana) • U. Mühe (dr. Mengele) • M. Duchaussoy (cardinale) • I. Caramitru (conte Fontana) • M. Iures (Pio XII) • F. Von Thun (padre di Kurt) • A. Schmidt (moglie di Kurt) • H. Zischler (Grawitz)
sceneggiatura C. Costa-GavrasJ. Grumberg
musiche A. Amar
fotografia P. Blossier
montaggio Y. Kergoat
media voti redazione
Amen Trama del film
Kurt Gerstein, ufficiale delle SS, in un campo di concentramento polacco scopre la verità sulle presunte espulsioni degli ebrei: deciso ad ostacolarne lo sterminio, con l’aiuto di un gesuita italiano cerca di mettersi in contatto dapprima con la Santa Sede, quindi con gli americani.
Ma impedire l’olocausto non è una priorità né della Chiesa, né degli alleati.
Recensione “Amen”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 8,5)
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti

All’orrore che ha avvolto l’Europa, e di riflesso il mondo, nella prima metà del ventesimo secolo, l’uomo risponde con una dichiarazione di intenti che solo in parte s’impegnerà a rispettare.
Le colpe del nazismo, di un’organizzazione che sostituì con le parole ‘eutanasia’ ed ‘improduttivi’ le originarie ‘sterminio’ ed ‘invalidi’, varcano i confini tedeschi e si addossano, oltre a tutti coloro che sapevano, alla moltitudine di persone che non hanno voluto sapere.
Costa-Gavras dipinge due centri di potere, ostili ma alleati, dai quali si distaccano due uomini che hanno deciso di rispondere sì alla propria coscienza invece che ai loro padroni. Questi due mondi dimostrano nella loro politica, nelle loro priorità e atteggiamenti, due gerarchie estremamente simili ed una predisposizione alla tolleranza l’uno dell’altro intesa come necessità strategica.
Monsignor Himmler, Cancelliere Pacelli.
La sostanza non sarà la stessa, tra chi pianifica l’eliminazione di 12 milioni di esseri umani (riuscita per oltre metà) e chi non muove un dito, ma la differenza è una questione di concetto.
Kurt Gerstein, personaggio realmente esistito e riabilitato 20 anni dopo la fine del conflitto, dimostra come il popolo tedesco, se avesse conosciuto la verità, probabilmente si sarebbe ribellato, come è accaduto nel primo tentativo di sterminio, quello dei disabili.
Assieme a lui opera un personaggio inventato, padre Riccardo (interpretato da Mathieu Kassovitz, oltre che attore regista di ottimi film quali L'odio), convinto, come molti preti furono realmente, che l’istituzione da salvaguardare non fosse il Vaticano, ma la cristianità. Il silenzio di Dio, nelle non-azioni e nelle non-condanne di Pio XII, dopo la meravigliosa ribellione di fronte al Papa ed al padre, lo spinge fino al campo di concentramento nel quale ne constaterà l’assenza.
Pazienza, fede e opportunismo: “alla fine il tempo dimostrerà che la Chiesa ha ragione”. Mai come questa volta, la fine ha dimostrato il contrario.
La fine e purtroppo oltre, come testimonia l’importantissima scena finale che chiama in causa il Vaticano per l’ultimo crimine della Seconda Guerra Mondiale: aver aiutato diversi gerarchi nazisti a rifugiarsi in Sud America.
Amen.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 30 Marzo 2015 ore 10:16
voto al film:   8,5

Utente di Base (1 Commento, 100% gradimento) maxcostantin 1 Aprile 2014 ore 16:34
1
voto al film:   9

Lo stile di costa -gavras e' inconfondibile, ci si trova immersi nella storia quasi senza accorgersene, la simultanea presenza di forte partecipazione emotiva e sapiente descrizione oggettiva risponde bene all'esigenza di autenticita' che attraversa la nostra epoca, al bisogno di cercare uno spazio di verita' alle proprie emozioni in mezzo al diluvio di informazione che ci piove addosso tutti i giorni. Come spesso accade, la visione di questo film mi e' arrivata inaspettata, in televisione, gia' cominciato, senza che avessi la minima idea di che film fosse, come quando si incontra una persona che ti attrae, lasciandoti inconsapevolmente trasportare dalla bellezza dell'incontro
Medaglia d'Argento (176 Commenti, 53% gradimento) nylon Medaglia d'Argento 26 Agosto 2012 ore 18:21
1
voto al film:   8,5

un film praticamente perfetto, dagli attori alla ricerca storica, dalle inquadrature al plot (soprattutto il finale amaro)
Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 18 Marzo 2012 ore 19:55
1 1
voto al film:   8

Una storia terribile, come l' omerta' e l' indifferenza possano essere criminali come la follia e la malvagita', ovvero, come il fine giustifica i mezzi...
Utente di Base (7 Commenti, 33% gradimento) nefasto87 27 Febbraio 2012 ore 21:39
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (257 Commenti, 44% gradimento) manfool Medaglia d'Oro 30 Dicembre 2011 ore 13:26
2 1
voto al film:   8,5

ottima e sincera rappresentazione della guerra, quasi perfetto
Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 30 Dicembre 2011 ore 13:14
voto al film:   7,5


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