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Recensione: Tutto su mia madre

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Tutto su mia madre
titolo originale Todo sobre mi madre
nazione Spagna
anno 1999
regia Pedro Almodovar
genere Drammatico
durata 100 min.
distribuzione Cecchi Gori Distribuzione
cast C. Roth (Manuela) • M. Paredes (Huma Rojo) • C. Pena (Nina) • A. San Juan (Agrado) • P. Cruz (Hermana Rosa) • R. Sarda (Madre de Rosa (con il nome Rosa María Sardá))
sceneggiatura P. Almodovar
musiche A. Iglesias
fotografia A. Beato
montaggio J. Salcedo
media voti redazione
Tutto su mia madre Trama del film
Manuela vive da sola con suo figlio adolescente Esteban che non ha mai conosciuto suo padre. Per il compleanno di Esteban Manuela lo porta a teatro dove si sta rappresentando "Un tram chiamato desiderio". I due sono uniti dall'ammirazione per l'attrice Huma Rojo e alla fine dello spettacolo per inseguire lei Esteban viene investito da una macchina. Manuela scappa da Madrid e va a Barcellona alla ricera del padre di Esteban, che batte i marciapiedi con il nome di Lola.
Recensione “Tutto su mia madre”
a cura di Andrea Peresano  (voto: 8)
Manuela è una donna, una madre, un’ex-attrice, il perno attorno a cui Almodóvar fa girare l’azione di questa stupenda analisi delle problematiche di esser donna, in ogni modo possibile, sia per chi lo è, per chi aspira ad esserlo, per chi non ne riesce a capire la fortuna.
Manuela vive a Madrid, dove è scappata per portare suo figlio via dal suo passato, sperando così di farlo crescere lontano da tutte le sofferenze che lei aveva vissuto e dal suo compagno, Lola, figura androgina, estrema e distruttiva.
La morte del figlio segnerà un punto di rottura nella sua vita e l’inizio dell’azione. Tornerà indietro, tornerà a Barcellona, lasciando la regolarità della capitale in cerca di quelle radici, di quella parte del suo passato che aveva cercato di tacere al figlio e che lui rivendicava come un diritto, un bisogno fisico.
La città tanto cara al regista è scenario perfetto delle vicende e sembra, con i suoi disegni arabeschi, la sua complicatezza barocca che sovrasta negli esterni, entrare nelle case private e nell’intimo dei personaggi o, viceversa, esserne estensione.
Si racconta la storia che il giovane Esteban sognava di scrivere, la storia di sua madre, ma di cui lui è solo l’introduzione. Sarà la stessa Manuela a rivivere, ricordare direttamente ciò che aveva vissuto e a terminare ciò che aveva lasciato in sospeso.
La casualità, gli incontri, i ritorni come il ripetersi della vita, la sua ciclicità, sempre uguale eppure sempre diversa. Saranno vari personaggi ad accompagnare Manuela, le donne di Almodóvar, dell’ Almodóvar di “Tutto su mia madre”, prime donne nello spettacolo della vita, ognuna con le sue particolarità, con i suoi piccoli difetti e problemi e proprio per questi stupende.
Rosa, una giovane ingenua e sognatrice, pronta a dare tutto per il prossimo e che si scontrerà con la dura realtà della vita, Huma, un’attrice famosa, star stanca, cinica e annoiata, Agrado, un transessuale, che portando maschere reali è l’unica a non nascondersi dietro quelle invisibili.
Almodóvar lega con un nodo invisibile la storia al teatro (Un tram che si chiama Desiderio) portando le sofferenze della vita sul palcoscenico e facendole ritornare a sua volta dietro le quinte, a significare la continuità dei due palchi, e queste singole donne sono i tasselli del grande mosaico che il regista così compone, nella sua ricerca e indagine dell’universo femminile quasi cercando, fissandole, di riuscire a capirle, o semplicemente celebrandone la bellezza immensa ed emozionante.
Vincitore di un Oscar e pluripremiato al Festival di Cannes ha ricevuto premi e riconoscimenti nei maggiori concorsi e festival di cinema internazionali.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (127 Commenti, 70% gradimento) AlbRag Medaglia d'Argento 14 Marzo 2017 ore 10:39
2
voto al film:   8,5

L'apice della tecnica registica e del messaggio di Almodovar, che mai come in questa pellicola innalza la potenza delle donne, la loro capacità di resilienza fisica e psicologica, la forza di andare oltre a uomini egocentrici o ridotti a masse indistinte come sagome di cartapesta di sottofondo.
Film sulla vita e inneggiante alla vita, con la morte ben presente ma sempre affrontata a testa alta.
Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 20 Gennaio 2016 ore 03:20
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (247 Commenti, 80% gradimento) giampaolosy Medaglia d'Oro 23 Dicembre 2015 ore 17:02
2
voto al film:   8,5

Melodramma vorticoso,rapidissimo quasi farsesco. Si piange e si ride e sembra di stare sulle montagne russe. Il Capolavoro di Almodovar o almeno il film che ne certifica lo status di Maestro del Cinema. Un film sulla vita, un film sul cinema.
Medaglia di Bronzo (51 Commenti, 80% gradimento) barney Medaglia di Bronzo 29 Ottobre 2014 ore 18:14
voto al film:   8

Utente di Base (1 Commento, 0% gradimento) marcus14 29 Gennaio 2014 ore 21:19
voto al film:   7,5

Utente di Base (6 Commenti, 100% gradimento) andre92 15 Gennaio 2014 ore 10:21
voto al film:   7

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Marcolino93 17 Dicembre 2013 ore 22:02
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (279 Commenti, 48% gradimento) Diegen78 Medaglia d'Oro 17 Dicembre 2013 ore 11:57
voto al film:   7,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) mediNat 24 Maggio 2013 ore 01:34
voto al film:   7,5

Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 16 Febbraio 2013 ore 20:07
voto al film:   8


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