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Matteo è un avvocato che pensa solo al lavoro. Ossessoinato dal risparmio, evita ogni cosa costosa, compresi i figli. Un giorno scopre che Mimì Rendano, il suo migliore amico, sta per diventare suo cliente in un caso in cui è impossibile vincere. Quella stessa mattina, infatti, Mimì ha fatto irruzione in una banca di Bologna e, armato di una pistola, tiene in ostaggio dipendenti e quanti si trovavano all'interno. |
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Una rapina in banca, una rapina giusta o comunque giustificabile. Messa così sembra la storia dell’ultimo film di Spike Lee, Inside Man. In realtà stiamo parlando di …e se domani, primo lungometraggio del siciliano Giovanni La Pàrola, diplomato al Dams di Bologna e già autore di corti e videoclip. Protagonisti del film tre volti noti: le Iene tv Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu e Sabina Impacciatore (L’ultimo bacio, The passion, Manuale d’amore).
La vicenda è tratta da una storia vera: Mimì, trentenne immigrato siciliano in un’indefinita città del nord, possiede una piccola azienda di serrature con il conterraneo Giovanni, la cui moglie Ketty è l’amore d’infanzia di Mimì. Alla morte improvvisa del socio, Mimì si lega sempre più a Ketty e alla piccola figlia. Quando tra i due scoppia finalmente l’amore, inizieranno i guai, cioè i debiti con le banche, che porteranno alla disperata, ma tenera rapina. La storia è raccontata dall’amico di Mimì, Matteo, simpatico avvocato di provincia, afflitto da tirchieria acuta.
La trama è semplice e trattata con qualche tentativo di mischiare i generi narrativi, passando con disinvoltura dal comico al tragico, sempre in un contesto fortemente grottesco, dove le caratteristiche umane sono sempre accentuate. L’ingenuità del sognatore Mimì si scontra con una realtà cinica e implacabile, simboleggiata dall’avarizia del sistema bancario. Gli interpreti non risultano eccezionali (che fatica per la Impacciatore parlare siciliano!), ma tutto sommato non sfigurano. Nel cast compaiono anche attori noti e bravissimi come Ernesto Mahieux (L’imbalsamatore) e Luigi Maria Burruano (I cento passi). Lodevoli le intenzioni di La Pàrola, che, pur non firmando un’opera del tutto convincente, lascia il dubbio che il talento non manchi. |
