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Ultimi commenti e voti |
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Leone d'Oro abbastanza esagerato, ma evidentemente l'ultimo festival di Venezia non aveva molto altro da offrire. Detto questo, stiamo parlando di un piccolo film a suo modo riuscito. Una storia semplice, lineare, senza particolari guizzi, ma senza sbavature. Il regista ci ha saputo fare, ha trovato una sua cifra stilistica, magari non eccezionale, ma adatta al budget a disposizione che si intuisce assai ridotto. Non è certo un film imperdibile, ma se si è interessati a vedere una piccola storia di amore, ma sarebbe meglio dire di solitudine, omosessuale, ecco che la pellicola puàò riosultare gradevole. Io non vado oltre la sufficienza.
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7,5
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7
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Ti guardo è un film algido sulla solitudine di un uomo la cui esistenza è stata irrimediabilmente compromessa nel periodo dell’infanzia, in famiglia. Cresciuto con un marchio infamante e con l’ onnipresente odio verso il padre, Armando, che fa l'odontotecnico,diventa a sua volta un po’ morboso e trascorre il suo tempo adescando ragazzi per “guardarli” dietro compenso. Finchè non ne trova uno con il quale si crea un rapporto quasi di padre/figlio; la situazione si fa pertanto più complessa con esiti imprevedibili e sconvolgenti. Il tono è asciutto, i dialoghi essenziali, il film lascia intuire piuttosto che spiegare sentimenti e stati d’animo e lo fa investendo lo spettatore di tutto lo squallore, la depressione e l’angoscia del protagonista. Un buon film. Da vedere
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