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Abel Ferrara prova a raccontare uno dei suoi miti e dei suoi modelli, Pasolini, e coraggiosamente prova persino a girare le scene chiave del "Porno teo kolossal", l'ultimo mitico film che il regista aveva in programma ma non riuscì a realizzare. Prendendo ispirazione da alcune interviste, dal romanzo Petrolio e dal Porno teo kolossal di cui si diceva poc'anzi, Ferrara racconta le ultime ore del poeta, fino al tragico epilogo sul litorale di Ostia, lasciando aperte tutte le strade, dal complotto politico al sacrificio cristologico e premeditato, alla pura casualità. Impressionante Defoe nel dare volto e voce a Pasolini, bellissime le musiche, buona la regia, affascinante l'insieme, anche se non privo di imperfezioni. La morale? "Scandalizzare è un diritto, essere scandalizzati un piacere"...
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