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Recensione: Un ragazzo d'oro

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Un ragazzo d'oro
titolo originale Un ragazzo d'oro
nazione Italia
anno 2014
regia Pupi Avati
genere Drammatico
durata 102 min.
distribuzione 01 Distribution
cast R. Scamarcio (Davide Bias) • S. Stone (Ludovica Stern) • C. Capotondi (Silvia) • G. Ralli (Madre di Davide) • C. Stelluti (Walter Van Vooren) • O. Ruggieri (Beppe Masiero) • T. Ragno (Marito di Ludovica) • F. Ferrari (Agente letterario) • V. Graziosi (Psichiatra) • A. Fabiani
sceneggiatura T. AvatiP. Avati
musiche R. Gualazzi
fotografia B. Giurato
montaggio L. Capalbo
uscita nelle sale 18 Settembre 2014
media voti redazione
Un ragazzo d'oro Trama del film
David lavora in pubblicità ma sogna di essere considerato uno scrittore vero. L'occasione della vita arriva quando, alla morte del padre, un'editrice gli propone di completarne l'autobiografia.
Scheda a cura di Roberta Buttarazzi










Riconoscibilissima in questo film la penna di Pupi Avati, originale e intelligente: abile e nient'affatto ripetitiva nel raccontare, ancora una volta, il particolare rapporto fra un genitore e un figlio. Singolare – ma non del tutto inopportuna e forse inaspettatamente ben inserita – la presenza, fra il cast dei protagonisti, della Stone hollywoodiana.
REGIA - SCENEGGIATURA - MUSICHE - FOTOGRAFIA
ORIGINALITÀ
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (247 Commenti, 80% gradimento) giampaolosy Medaglia d'Oro 14 Marzo 2015 ore 03:44
1
voto al film:   6

Sulla storia e la sceneggiatura di questo film di Avati non c'è molto da dire; molto belle entrambe. Il figlio che ricostruisce un rapporto inesistente con il padre morto perdendo lucidità e piombando nella follia commuove e colpisce. Quello che non convince è la regia, la messa in scena: a volte si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un thriller psicologico girato nella roma dei b-movie, ti aspetti che un assassino con il coltello scintillante coperto da un lungo impermeabile appaia in scena e scombini le carte in tavola, poi le scene sembrano troncate, tagliate...non so realmente se siano scelte oculate ma mi sembra che per questo il film dia l'impressione di essere un po' raffazzonato.
Utente di Base (19 Commenti, 0% gradimento) Trinity 5 Ottobre 2014 ore 01:54
voto al film:   1

Medaglia d'Argento (131 Commenti, 51% gradimento) Giallavelatura Medaglia d'Argento 28 Settembre 2014 ore 21:53
1 1
voto al film:   6

Stiracchiatissima sufficienza per un film che avrebbe potuto dare di più.
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 27 Settembre 2014 ore 13:13
2 2
voto al film:   5,5

Pupi Avati non ha mai sfornato capolavori, ma da sempre ha abituato il suo pubblico a film di discreto livello, realizzati con frequenza invidiabile, degna di Woody Allen. Questa volta, però, dopo la parentesi televisiva, il risultato è un po' al di sotto dello standard consueto: la regia risulta spesso appiattita sul modello televisivo, la sceneggiatura, pur non priva di spunti interessanti, è in fondo fiacca e priva di ritmo, il cast è quantomeno imbarazzante (da Scamarcio, inguardabile quando prova a fare il pazzo, a una Sharon Stone decisamente sul viale del tramonto). Con attori più credibili il film avrebbe meritato una stiracchiata sufficienza, così nemmeno quella. Peccato, perché la riflessione sulla paternità e sul rapporto di odio/amore che si instaura tra genitori e figli meritava un film migliore.
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