|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Il disoccupato Antonio cerca di cavarsela come può, approfittando di lavori saltuari. Milano non sembra però offrire molto a gente come lui e presto l'uomo si troverà di fronte a una serie di eventi che metteranno a dura prova la sua volontà. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Il film nasce da una suggestione sui tempi che viviamo e sul valore dell'umanità, sia maiuscola che minuscola. L'aspetto sensoriale e descrittivo prevale, però, prepotentemente sulla qualità della narrazione che abusa di luoghi comuni a discapito di ritmo e coinvolgimento. Qualche manierismo di troppo nelle interpretazioni e la percezione predominante è quella di una mancata occasione. |
|
|
|
|
REGIA - MUSICHE - SCENOGRAFIA | |
|
SCENEGGIATURA - MONTAGGIO - ORIGINALITÀ - POETICITÀ | |
|
RITMO |
|
|
|
Commenti del pubblico |
|
|
|
|
Ultimi commenti e voti |
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
|
|
|
|
Lamerica non c'è più nemmeno nell'immaginifico mondo di cartone delle tv via cavo e forse non è un caso che l'Albania torni seppure dalla finestra, in questo film di Amelio. Un film diciamolo subito importante ma forse non sempre messo a fuoco, diviso in due anche stilisticamente parlando. Una prima parte in cui Albanese prende la scena e rende omaggio alla figura dell'uomo perbene, onesto, solare, alla ricerca della felicità nelle piccole cose e ideologicamente legato all'idea di lavoro come concetto nobilitante dell'essere umano cosi come scritto tra le altre nella nostra Costituzione, un uomo mai di moda in generale meno nell'Italia di oggi! C'è anche un omaggio al cinema di Chaplin di Buster Keaton un cinema con i suoi tempi e ritmi. Nella seconda parte prende il sopravvento la crisi, qualcosa di nuovo e devastante nelle nuove generazioni e non è un caso che a rappresentarla siano due esordienti (Lucia e Ivo). Molte pecche è vero, ma in complesso un film da rivalutare.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6,5
|
|
|
|
|
Per quale ragione "il primo uomo" sia stato escluso dal concorso veneziano di due anni fa, e questo "intrepido" ne abbia fatto parte, rimane uno dei misteri delle selezioni concorsuali italiane. Non perché questo film sia indecoroso, o meriti i fischi e le stroncature che ha ricevuto alla proiezione ufficiale, ma perché è una delle cose più deboli e incerte girate da Amelio. Lo si capisce soprattutto dalla conclusione, in cui il film deraglia quasi completamente: si accumulano finali su finali, uno più imbarazzante e improbabile dell'altro, tutti inutili. Se il film si fosse chiuso col negozio di scarpe, la sensazione che avrebbe lasciato in bocca sarebbe stata migliore, perchè gli spunti interessanti ci sono, la recitazione di Albanese e della giovane Rossi sono notevoli, il discorso sul presente è valido e condivisibile. L'occasione è forse mancata, ma questa presunta commedia dai risvolti profondamente drammatici rimane tutt'altro che disprezzabile.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
News sul film “L'intrepido” |
|
|
|
I vincitori dei Globi d'Oro 2014 (13 Giugno 2014)
|
|
|
Le nominations del Globo d'Oro (30 Maggio 2014)
|
|
|
Quattro film per raccontare Milano che cambia: iniziativa della cooperativa La Cordata ( 5 Dicembre 2013)
|
|
|
29ma edizione del Festival delle Cerase a Monterotondo (16 Ottobre 2013)
|
|
|
I vincitori de Il Gusto della Memoria (17 Settembre 2013)
|
|
|
Gianni Amelio e Antonio Albanese sul set de "L'intrepido" (28 Marzo 2013)
|
|
|
Nuovo film per Gianni Amelio, protagonista Antonio Albanese ( 2 Settembre 2012)
|
|
|
|
Ultime Schede |
|
|
|
|