Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Confessions

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Confessions
titolo originale Kokuhaku
nazione Giappone
anno 2010
regia Tetsuya Nakashima
genere Drammatico
durata 106 min.
distribuzione Tucker Film
cast T. Matsu (Yuko Moriguchi) • Y. Kimura (Yuko Shimomura) • M. Okada (Yoshiteru Terada) • Y. Nishii (Shuya Watanabe) • K. Fujiwara (Naoki Shimomura)
sceneggiatura T. Nakashima
musiche T. Kanahashi
fotografia M. AtoA. Ozawa
montaggio Y. Koike
uscita nelle sale 9 Maggio 2013
media voti redazione
Confessions Trama del film
Una madre che ha perso la figlia in circostanze violente elabora un complesso e implacabile piano per vendicarsi degli assassini.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (196 Commenti, 27% gradimento) Standby Medaglia d'Argento 16 Maggio 2016 ore 19:04
1
voto al film:   8

unico
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 27 Giugno 2013 ore 13:12
voto al film:   7,5

Una regia potente e originale, come raramente capita di vedere. Un incanto per gli occhi e per la mente, capace di tenere desta l'attenzione e di appassionare lo spettatore; purtroppo non altrettanto eccezionale è la scrittura, in cui si notano alcune esagerazioni e alcuni passaggi discutibili. Con un maggiore equilibrio e calcando un po' meno la mano sarebbe potuto essere un capolavoro assoluto; così rimane un buon film, che ci fa scoprire un notevolissimo regista orientale e ci mette di fronte all'antico dilemma del male, incarnato ancora una volta nell'infanzia (come nel nastro bianco), anche se qui le vere colpe ricadono sulla generazione dei genitori. Da vedere.
Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 31 Maggio 2013 ore 11:17
3 2
voto al film:   8

Con tre anni di ritardo, grazie alla Tucker Film, arriva anche da noi uno dei tanti esempi di grande cinema orientale contemporaneo, strepitoso per forma, molto originale, e contenuto. Nakashima descrive la caduta delle istituzioni educative nella rigida società giapponese, dove, banalmente, sembra non esserci più amore. La prima mezz’ora è un piccolo capolavoro, le musiche e diversi tecnicismi contribuiscono a creare un’indimenticabile atmosfera raggelante, tanto nichilista da sembrare (soprattutto nel finale) inverosimile.
Forse la cosa che più mi è rimasta impressa è come la mente di un ragazzino ragioni per estremi: non esistono razionalizzazioni né vie di mezzo, e le conseguenze sono incontrollabili.
Pollice in su per tutti i commenti precedenti!
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) stagnola 28 Maggio 2013 ore 19:42
voto al film:   6,5

Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 23 Maggio 2013 ore 16:01
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 17 Maggio 2013 ore 11:40
1
voto al film:   7,5

perfido e spietato, un po' park-chan-wookiano o kim-ki-dukiano, è una sorta di anatomia della violenza prima ancora che della vendetta, in cui il chirurgo - servendosi di una sceneggiatura a orologeria, di una regia e di un montaggio originali e vivaci, di una splendida fotografia, di luna colonna sonora perfetta e usata anche lei in maniera originale, e di ottime interpretazioni - continua a scoprire strati su strati di carne viva (ma che valore ha, poi, la vita?), uno dopo l'altro, ancora e ancora, anche quando si sarebbe giurato che il precedente fosse l'ultimo, senza saziarsi mai. forse verso la fine c'è qualche minuto e qualche compiacimento di troppo, ma è proprio un voler andare a cercare il pelo nell'uovo. consigliatissimo.
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 14 Maggio 2013 ore 10:51
2
voto al film:   8,5

Mi ero accorta dal commento precedente che si poteva trattare di un film interessante ma non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte a qualcosa di così eccezionale. Con un "incipit" straordinariamente originale prendono forma e si dispiegano, le une dopo le altre, le sconvolgenti confessioni/rivelazioni dei protagonisti della vicenda. Prima quella della professoressa, algida e agghiacciante, poi, in un progressivo incastro in cui nulla è lasciato al caso, quelle degli altri personaggi, i due compagni di scuola, la madre di uno di loro, l'amica...con una perfetta chiusa ad anello. In una scuola unità di luogo di tutte le azioni presenti passate e future si intrecciano i punti di vista soprattutto dei ragazzi sicuri di se ma anche deboli, privi di riferimenti etici, con alle spalle famiglie troppo protettive o assolutamente assenti, tristemente consapevoli della loro impunità. Come ha scritto Tees è la storia di una vendetta matura, nella sua elaborazione e nella sua esecuzione.
Utente di Base (22 Commenti, 65% gradimento) Tees 10 Maggio 2013 ore 09:20
1
voto al film:   7,5

Trovato quasi per caso mi ha subito colpito per l'idea, guardato senza grosse aspettative è diventato una gran bella sorpresa.
Crudo e atroce in alcuni passaggi, esagerato nel mettere l'accento su due problemi opposti ma ravvicinati: la psicologia assai debole delle nuove generazioni (giapponesi) e l'impunibilità che i minori hanno per legge.
E' la storia di una vendetta, la definirei, matura, perché mette in risalto la capacità dell'adulto di avere un quadro d'insieme contro la visione molto più ristretta di un ragazzino.
Mi è piaciuto molto lo svelamento iniziale di tutta la vicenda, che poi si è ricostruita pian piano lungo tutto il film con la visione delle cose tramite gli occhi dei tre protagonisti.
Mi auguro che però sia solo un film su cui riflettere e capire quanto la psiche di un bambino sia fragile e abbia bisogno di attenzione, quell'attenzione a cui molti bambini e ragazzi sta mancando per la caduta libera di quella istituzione millenaria che è la FAMIGLIA.

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