|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
La bella Geum-ja è accusata di aver ucciso un bambino. Dipinta dai media come un mostro, viene arrestata e imprigionata per 13 anni durante i quali non fa altro che aspettare il momento della vendetta nei confronti del suo insegnante, il signor Baek. Cosa è successo realmente tredici anni prima e quale dilemma l'attanaglia ora? |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
"Chi è o crede di essere innocente."
Born to kill: un orrore fuori campo, psicologico, che incombe sui destini dei personaggi (vittime o carnefici). Un cervello umano, e la mancata capacità di far combaciare tutti i pezzi di un puzzle costantemente incompleto, quello del proprio inconscio. A conclusione di un’ideale trilogia (Mr. Vendetta e Old Boy), in "Lady vendetta" la prospettiva cambia. Protagonista diventa una donna, la struttura del testo va in pezzi e il portamento visivo (composto) si sposta violentemente al piano narrativo. Il secondo protagonista di "Lady vendetta" è una costante: si tratta del tempo, e del suo rapporto con la memoria, e con il tema della vendetta: la vendetta matura col tempo, quando i ricordi scoloriscono e si tingono di rabbia, e le menti si arrovellano in cerca di una spiegazione che non c’è. Non resta, perciò, che rispondere con l’ultimo degli atti disperati, ossia la violenza premeditata, quella cieca e brutale.
Park Chan-wook arriva a deflagrare ogni morale: la figura della la protagonista si colora di un’ipotesi di "santità", quella che dalle premesse (l’angelo sterminatore è una vittima?) arriva alle conseguenze più estreme. La vendetta di Geum-ja si trasforma nelle vendette di molte persone (una moltitudine di altri personaggi impazziti) e la sue sofferenze vengono svalutate, svilite dalla sua sete di vendetta (incorruttibile), la stessa sottintesa, mascherata dietro ogni lacrima (e ogni pistola) di quelle persone che potrebbero rivendicare molto più di lei. "Lady vendetta" diventa così un mostrare lucidamente e senza "ingegni" visivi, la perdita di umanità di chi è accecato dalla sete di sangue altrui. Ogni sentimento, ogni pulsione: i colori si spengono fino ad arrivare al bianco e nero, fino ad un vero e proprio buio dell’umanità, partendo dagli squillanti ed accesi cromatismi della parte iniziale, trasudando dolore e disperazione, quello di una donna nata per uccidere.
Presentato a Venezia 2005. |
|
|
Commenti del pubblico |
|
|
|
|
|
News sul film “Lady Vendetta” |
|
|
|
Park Chan-wook usa l'iphone per girare il fantasy-horror Paranmanjang (11 Gennaio 2011)
|
|
|
Nominations IOMA: i vincitori il 30 Aprile ( 3 Aprile 2006)
|
|
|
Torna il Korea Film Fest, dal 31 marzo al 10 aprile (19 Febbraio 2006)
|
|
|
|
Ultime Schede |
|
|
|
|