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A mio parere un passo indietro dopo il convincente "provincia meccanica". Il film è troppo discontinuo, salta continuamente da un personaggio all'altro, rendendo difficile ogni immedesimazione, si dilunga inutilmente in dettagli insignificanti, ripete eccessivamente alcuni stilemi (l'inquadratura della nuca in macchina), si avvale di attori non sempre all'altezza (su tutti Valeria Puccini, del tutto negata a ogni forma di recitazione). Si risolleva un po' nel finale, e grazie alla freschezza delle due protagoniste, lasciando il sapore di un'occasione mancata ma non totalmente sprecata. Condizione operaia, precariato, mancanza di futuro, amicizia, turbamentie adolescenziali, genitori assenti: forse un po' troppi temi tutti assieme, ma comunque meglio l'abbondanza che la carenza.
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