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Claire è un giovane magistrato di Lione: un giorno davanti a lei, in tribunale, compare la madre di una compagna di classe di sua figlia, "strozzata" dal sovraindebitamento. Decide allora di coinvolgere Stéphane, giudice esperto e disincantato ma sensibile al problema, nella sua battaglia contro le derive del credito al consumo. Tra lei e Stéphane nasce qualcosa: il desiderio di cambiare le cose e un legame profondo, ma soprattutto l'urgenza di vivere questi sentimenti. |
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8
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uno dei migliori film dell'anno, tematiche serie (strapotere degli istituti di credito, la morte da giovani) e trattate con conoscenza della materia e delicatezza, tocco leggero e asciutto, mai invasivo ma neppure distaccato, in grado di evitare fastidiosi patetismi, ottimi interpreti (soprattutto la Gillain, una scena su tutte quella del lago, sembra stia annegando per davvero), una trama semplice ma solida, comprimari credibili anche se messi un pò in disparte, in sostanza uno dei migliori film visti negli ultimi tempi
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6
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5,5
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6,5
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Regia e sobria e controllata ma mai fredda e distaccata, attori superbi che si dispongono attorno alla faccia da grande cane buono di Vincent Lindon, temi importanti (morte, amore, giustizia...); eppure il film riesce solo a metà, e il miracolo di Welcome non si ripete; innanzittutto perchè il film sembra già visto, e tutto pare già sicuro in partenza; poi perchè alcune scelte di sceneggiatura sembrano effettivamente discutibili (il marito che passa il suo tempo solo a far lavori di casa, va a trovare la moglie morente solo dieci minuti al giorno e accetta senza fiatare la nuova compagna imposta dalla moglie...). Certo, si vedono in giro molte cose ben più discutibili...
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5
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niente di nuovo, anche e soprattutto rispetto a se stesso (nel senso che, una volta partito, rimane praticamente uguale dall'inizio alla fine), 2 personaggi su 4 bidimensionali al limite dell'imbarazzante, sceneggiatura della serie chi l'ha vista (con l'eccezione della battuta sul rugby, in cui finalmente qualcuno dice la verita!!). persino le due "sottotrame", il cui fondersi dovrebbe conferire al tutto un certo pathos, se non addirittura un nobile significato, sembrano in qualche modo viaggiare su binari paralleli e incontrarsi a stento. ciliegina sulla torta: passa il messaggio delirante e pericoloso che la medicina non serve a nulla ma che può essere invece una buona idea dare retta, in materia di salute, a internet.
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7
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