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Tutto comincia al Nord.
Ali si deve occupare di Sam, 5 anni. E’ suo figlio ma lo conosce appena. Senza casa, senza soldi e senza amici, Ali va a stare da sua sorella ad Antibes. Lì all’improvviso va tutto meglio, sua sorella li ospita nel suo garage, si occupa del bambino e c’è sempre il sole.
Dopo una rissa in un locale notturno, il destino di Ali si incrocia con quello di Stéphanie. L’accompagna a casa e le lascia il suo numero di telefono. Lui è povero; lei è bella e molto sicura di sé. Una principessa. Sono l’una l’opposto dell’altro.
Stéphanie addestra orche in un parco acquatico. Lo spettacolo notturno si trasforma in dramma e una telefonata nel cuore della notte li fa ritrovare.
Quando Ali la rivede, la principessa è costretta su una sedia a rotelle: ha perso le gambe e molte illusioni.
Ali aiuterà Stéphanie con semplicità, senza compassione, senza pietà. Lei tornerà a vivere. |
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Affascina ma non convince del tutto, visti i precedenti, il nuovo film di Audiard: fotografia al solito perfetta per raccontare la relazione tra due caratteri disagiati ma pieni di risorse, con un protagonista ben scritto e una Marion Cotillard convincente nel fargli da spalla. Però manca quella sensazione di originalità e genio a cui Audiard ci aveva abituati. |
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REGIA - MUSICHE - FOTOGRAFIA - MONTAGGIO | |
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ORIGINALITÀ - POETICITÀ - TENSIONE | |
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News sul film “Un sapore di ruggine e ossa” |
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Rendez-vous apre con l'anteprima de "Nella casa" di François Ozon (15 Aprile 2013)
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