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Non avrà la potenza di "Barry Lindon" né la drammaticità di "Amadeus", ma questo "Royal affair" rimane un bel film, ben al di sopra della media delle pellicole in costume, soprattutto degli ultimi anni. Innanzitutto perché racconta una storia potente, poco nota (almeno in Italia) e basata su fatti reali; poi perché gli attori sono tutti all'altezza del ruolo e perché la regia non cade quasi mai nei cliché convenzionali del genere. Questo re danese pazzo pilotato dal suo medico ha un sapore pirandelliano; i temi della follia, del potere, del progresso hanno uno sviluppo non banale, come l'immancabile triangolo amoroso, che non scade però quasi mai nel becero e si solleva a tratti alle altezze del grande cinema. Forse non un capolavoro, ma comunque da vedere.
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