Recensione: Emotivi anonimi

simpatico

godibile ma sottotono, uno dei pochissimi film francesi di questo tipo (e di questi anni) cui manca decisamente quel certo non so che. resta troppo in superficie, descrive a linee troppo grandi, accenna qualcosa che non dice. ma non per suggerirlo o lasciarlo intuire, semplicemente - o almeno questa è l'impressione - perché non gli interessa più di tanto. ma se non interessa la lui?

Le premesse erano promettenti. Purtroppo i personaggi sono stati esplorati troppo poco, si è puntato troppo sull'azione e poco sulla loro psicologia. Peccato.

Mi preoccupano questi francesi che si impongono con energia nel mercato cinematografico, cercando (e talvolta trovando) linguaggi nuovi. Carini gli emotivi destinati a non riconoscersi e a rimanere "anonimi". Solo il tono narrativo, particolare, è godibile per tempi ristretti, e gli 80 minuti scarsi del film vengono comunque percepiti come eccessivi. Non sarà un film da oscar, ma si pone nel solco di uno sperimentalismo interessante. Il confronto con i film di casa nostra è spontaneo e, purtroppo, imbarazzante.

L'annata cinematografica si chiude con un piacevole dessert, leggero e fiabesco, senza troppi approfondimenti e complicazioni. Non sarà un capolavoro ma paragonato alla media dei film natalizi spicca quasi come una gemma: merito dei due bravissimi attori, che sorreggono buona parte del film. La scena della cena al ristorante è imperdibile.