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CI vuole ben altro che tre o quattro citazioni per fare di un film qualcosa di interessante e per cui valga la pena spendere 1h20. Dalle più dotte, Vigo e Bergman, alle più funzionali Argento, su tutti e certo gusto per il macabro tipicamente Sud Coreano; ci vuole ben altro soprattutto quando si ha a che fare con un genere come il thriller o l'horror. Ci vuole innanzitutto una storia e di conseguenza qualcuno che la sappia raccontare con fascino, catturare lo spettatore e tenerlo inchiodato alla sedia, coi nervi tesi e l'ansia di vedere cosa accadrà. La Derniere seance è invece un'escalation di sbadigli e calma piatta che tiene, si, inchiodati alla sedia ma solo perché ci si addormenta.
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