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Recensione: Il sole

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Il sole
titolo originale Solnze
nazione Russia / Francia / Italia
anno 2004
regia Aleksandr Sokurov
genere Drammatico
durata 107 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast I. Ogata (Imperatore Hirohito) • R. Dawson (Generale Macarthur) • K. Momoi (Imperatrice) • S. Sano (Ciambellano) • S. Tsuji (Vecchio servo)
sceneggiatura Y. Arabov
musiche A. Sigle
fotografia A. Sokurov
montaggio S. IvanovG. Brunamonti
uscita nelle sale 18 Novembre 2005
media voti redazione
Il sole Trama del film
Giappone, 1945/46. L'imperatore Hiroito, per porre fine al conflitto mondiale decide di collaborare con il generale americano MacArthur, firma la resa e rinuncia al suo status divino. Due importanti decisioni che segneranno il futuro del paese del Sol Levante.
Recensione “Il sole”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 7,5)
A un certo punto Hiroito guarda un disegno: la macchina da presa inquadra in campo stretto il disegno, e lo spettatore ha un brivido nell’identificarsi con l’imperatore, la divinità. Mentre la macchina scende, a scorrere l’opera, spunta nell’inquadratura la nuca di Hiroito che la guarda; l’illusione svanisce, la divinità riprende le sue distanze. La rivoluzione, mancata nel film, è lo strumento col quale l’Imperatore divena uomo: la distanza tra finzione filmica e realtà è quella tra il brivido dello spettatore e il suicidio dello scriba.
Sokurov illumina, attraverso una fotografia prigioniera anch’essa dell’orrore di Hiroshima, il declino di un mondo nel quale il crollo di un ideale fa più rumore di quello di un Impero. L’umanizzazione di Hiroito nasce nello schermo, nell’indagare le sue smorfie, i suoi tic di vecchio, e da lì si propaga all’azione, diventa messaggio, finisce rivoluzione.
Sokurov si appropria del topos principale del cinema classico giapponese, il passaggio da un mondo ad un altro, rivestendolo della lentezza, dei silenzi del modello russo contemporaneo (Il ritorno, del 2003); scelta, necessità, imposizione: quale che sia il motivo, il Sole non è più al suo posto. La storia ha mietuto una vittima illustre: l’ultima delle divinità.
Presentato al Festival di Berlino 2005.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (34 Commenti, 60% gradimento) franz65 2 Febbraio 2016 ore 00:27
1
voto al film:   8,5

escono tutti a pezzi da questo rovinoso film sulla figura surreale dell'imperatore nipponico, la finzione di Sokurov è più eloquente di un trattato di psicologia o di storia. Lo stile di Sokurov rende il suo cinema sempre una scoperta.
Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 27 Maggio 2015 ore 19:03
voto al film:   6,5

Utente di Base (6 Commenti, 0% gradimento) Virtuoso 24 Febbraio 2012 ore 11:46
voto al film:   8

Notare che l'imperatore non riesce neanche ad aprire una porta.
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 15 Ottobre 2011 ore 11:18
voto al film:   7,5

Medaglia di Bronzo (58 Commenti, 51% gradimento) settembrenero Medaglia di Bronzo 14 Ottobre 2011 ore 13:36
voto al film:   6

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