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La famiglia Zhao ha portato la disgrazia nella sua piccola comunità: il figlio maggiore ha convinto i vicini a donare il sangue, senza sapere che i prelievi erano a rischio. Ora il paese è colpito dall'AIDS e anche il figlio minore De Yi ha davanti a sè un destino segnato. De Yi si getta con incoscienza nella vita, stringendo un legame con la vedova malata del cugino. Il villaggio, però, li disapprova. |
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Il film soffre di quasi tutti i difetti dei film cinesi e sembra troppo distante dal cinema occidentale per essere compreso a pieno. Tuttavia, quando nella seconda parte il regista Gu Changwei incentra il suo racconto sulla giovane coppia malata in attesa della morte, la cifra cinematografica e visiva risveglia un interesse che sembrava ormai sopito. |
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MUSICHE - ORIGINALITÀ - POETICITÀ | |
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REGIA - SCENEGGIATURA - FOTOGRAFIA - MONTAGGIO | |
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RITMO |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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6
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6,5
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Effettivamente è molto cinese, bisogna sforzarsi di più per entrare in un racconto che usa tecniche narrative molto diverse dalle nostre. Ci sono due attori principali e una storia ma i canoni tradizionali cinesi predominano e tutta la prima parte è influenzata dall'insistenza sulle dinamiche del gruppo. Il film, però, è appassionato e coinvolgente nonostante alcune lentezze.
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5,5
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Cinese, molto cinese! Forse troppo cinese per noi: sguardi, ritmi, dialoghi non sono i nostri! A tratti, soprattutto nella prima metà, la noia si fa avanti e l'eccessiva enfasi ci fa sorridere. Poi migliora, ci vengono regalate delle belle inquadrature e, addirittura, ci si potrebbe commuovere. I cinesi in sala piangevano quasi tutti!
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News sul film “Zu Ai / Love for life” |
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Assegnati i Premi Collaterali del sesto Festival di Roma ( 4 Novembre 2011)
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