Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Idioti

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Idioti
titolo originale Idioterne
nazione Danimarca
anno 1998
regia Lars von Trier
genere Drammatico
durata 112 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast B. Jorgensen (Karen)
sceneggiatura L. von Trier
musiche C. Saint-Saens
fotografia L. von Trier
montaggio M. Stensgaard
media voti redazione
Idioti Trama del film
Un gruppo di giovani si ritrova in una casa di periferia per tentare di praticare l'assoluta idiozia, di rinunciare al controllo non secondo le "regole della follia", ma secondo l'impresentabilità dei tonti. Gli idioti disturbano nei ristoranti, scandalizzano il vicinato e gli assistenti sociali, corrono nudi per strada, si abbandonano alle ammucchiate.
Recensione “Idioti”
a cura di Vaniel Maestosi  (voto: 7)
Idiota dal greco idios…privazione.

Nella villa di un quartiere residenziale di Copenaghen una decina di giovani adulti hanno deciso di diventare idioti.
In pubblico si fingono ritardati mentali o spastici per esplorare negli altri i confini della tolleranza, tra loro liberano "il piccolo idiota che è in ciascuno di noi" infrangendo le esterne barriere dell’apparenza. Von Trier ha in testa un esplicito programma provocatorio, di disturbo verso lo spettatore. Rende la protagonista Karen capo casuale del collettivo e, crudelmente, solo qui le fa trovare sollievo all'atroce dolore di aver perduto un figlio neonato. Fino alla sequenza del ritorno al normale, il momento espressivo più alto e dolente, Karen rientra in famiglia a confronto con l'aridità, l'ipocrisia, i rancori, i giudizi, i silenzi domestici.
Girato in video e trasferito su pellicola 35 mm per la distribuzione, nasce come Dogma 2, contemporaneo a Dogma 1 che è Festen - Festa in famiglia di T. Vinterberg, anch'esso presentato al Festival di Cannes 1998. I due registi fanno parte del movimento danese Dogma 95 e ne hanno sottoscritto il manifesto (Voto di castità) in 10 punti che esige, tra l'altro, la cinepresa a mano, la rinuncia alla musica, al bianconero, alle luci addizionali, ai trucchi ottici, ai filtri, alle scenografie, al cinema di genere, ad armi e omicidi e persino al nome del regista, regola peraltro non rispettata. "Contiene un aspetto pericoloso, perché fa giochi pericolosi con il concetto di normalità, con la maniera in cui si suppone noi dovremmo e non comportarci... E’ il film più politico che io abbia fatto finora" parole di Lars.
Che aggiungere? Una critica ai distributori: l'edizione italiana è stata tagliata di circa 5 minuti: scene di nudo, particolari sgradevoli, una penetrazione genitale…la censura spesso ci rende “idioti”…idios…ci priva.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia di Bronzo (72 Commenti, 75% gradimento) yanquiuxo Medaglia di Bronzo 23 Marzo 2017 ore 21:30
voto al film:   7,5

Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 11 Luglio 2015 ore 00:38
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Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Marcolino93 15 Dicembre 2014 ore 17:05
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Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 5 Maggio 2014 ore 11:45
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Utente di Base (4 Commenti, 66% gradimento) genjiskhan 26 Agosto 2013 ore 23:30
voto al film:   7

Utente di Base (18 Commenti, 11% gradimento) zioJim 1 Marzo 2012 ore 13:10
1 3
voto al film:   5

Un film che ti lascia un senso di disgusto, ma d'altronde come potrebbe essere diversamente dato il tema trattato?
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) vincent 28 Febbraio 2012 ore 17:31
voto al film:   3

Medaglia di Bronzo (65 Commenti, 65% gradimento) priMario Medaglia di Bronzo 9 Febbraio 2012 ore 17:19
voto al film:   6,5

Utente di Base (20 Commenti, 60% gradimento) venusietta 21 Gennaio 2012 ore 12:42
voto al film:   7


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