Recensione: I Tre Moschettieri (2011)

Qualche piccola, lieve modifica al testo originale di Dumas: i tre spadaccini sono immortali, la Milady e' una super sexy 007, d'Artagnan e' un Justin Bieber con parrucca ed infine il duca non arriva piu' a palazzo con una carrozza, no...ci arriva con qualcosa che ha le palle...tipo navi da guerra abnormi somiglianti ad astronavi (design di Leo DaVinci) che solcano le nuvole e i cieli e che atterrano sulla pista di Versailles. A parte gli scherzi, quello che potrebbe essere una rilettura moderna e action del testo originale diventa un insensato blockbuster che non diverte e rende difficile l'intrattenimento. Un giocattolone che spesso va in tilt, ambientato nel mondo di Lady Oscar con musichette da bruco mela.

Un tentativo fallito di trasformare un bel romanzo in una storia quasi fantasy. Troppe scene fuori luogo che non mettono bene in risalto le personalità del film. Gli intrighi di corte e l'esemplare patto d'amicizia che lega i moschettieri vengono sacrificate per lasciare a delle troppo frequenti battaglie, con macchinari improbabili. Che delusione!

Un giocattolone per famiglie, fatto apposta per un Sabato pomeriggio con i figli. Sempre in bilico tra esagerazione e banalità risolve ogni passaggio nel modo più semplice possibile, sacrificando anche personaggi che potevano risollevare un po' il pomeriggio forzato al cinema degli over 12.

Banale, cerca di riprendere indirettamente filoni dai "Pirati dei Caraibi" e un pò di slow motion alla "Matrix". Insomma il tipico prodotto U.S.A. commerciale, non mi stupirei se facessero anche il secondo.