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Un attentato nel cuore di Gerusalemme. Tra le vittime, una donna senza documenti. Il cadavere resta all'obitorio per una settimana. Chi era Yulia? Cos'era venuta a cercare a Gerusalemme? L'azienda per la quale lavorava, che non si è accorta della sua assenza, viene accusata di crudele mancanza di umanità dalla stampa locale. Tocca al responsabile delle risorse umane rimediare al danno d'immagine. Ma la sua missione si trasforma in qualcosa di molto più importante: saper ritrovare dentro di sé le risorse umane più profonde per vincere la durezza del proprio cuore e ricominciare a vivere. |
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Ne Il responsabile delle risorse umane Eran Riklis decide di affrontare tanti temi: dal conflitto israelo-palestinese alla morte, dall'isolamento degli immigrati alla diversità di prospettive tra azienda e lavoratori. Dopo un prologo forse un po' lungo, il film si trasforma in un road movie vero e proprio, basato su un percorso interiore del protagonista e condito da un umorismo che gioca sugli aspetti più primitivi dell'uomo. |
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News sul film “Il responsabile delle risorse umane” |
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"Habemus Papam": 1 minuto in anteprima per chi vede il film Sacher ( 3 Dicembre 2010)
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