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Recensione: Post Mortem

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Post Mortem
titolo originale Post Mortem
nazione Cile / Messico / Germania
anno 2010
regia Pablo Larrain
genere Drammatico
durata 98 min.
distribuzione Archibald
cast A. CastroA. Zegers
uscita nelle sale 29 Ottobre 2010
media voti redazione
Post Mortem Trama del film
Mario, cinquantacinquenne che lavora compilando referti in un obitorio, si trova - durante il colpo di stato cileno del 1973 - a cercare di capire che fine abbia fatto la sua vicina di casa Nancy, ballerina di cabaret scomparsa misteriosamente l'11 settembre. Viene a sapere che in seguito ad un raid dell'esercito a casa della famiglia della ragazza, sono stati arrestati il fratello e il padre, tra i più accaniti sostenitori di Salvador Allende. Turbato da quella scomparsa, Mario inizia una frenetica ricerca di Nancy, finché non la trova nella soffitta di casa sua. Felice della scoperta, continua il suo lavoro, mentre la sala dell'obitorio si riempie dei cadaveri di dissidenti e di gente comune. Improvvisamente Mario viene chiamato dal responsabile dell'obitorio per scrivere il referto dell'autopsia di un personaggio straordinario.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (43 Commenti, 63% gradimento) Monta17 23 Febbraio 2012 ore 00:49
voto al film:   6,5

Utente di Base (4 Commenti, 25% gradimento) nowave 9 Dicembre 2011 ore 22:53
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 24 Agosto 2011 ore 09:41
voto al film:   6,5

Il cinema di Pablo Larrain non fa nulla per compiacere il pubblico. Come in Tony Manero, squallore e meschinità regnano sovrani. IL carismatico Castro veste questa volta i panni di un funzionario piccolo piccolo, indifferente a tutto, che si lascia scivolare addosso tutto ciò che accade, dalle contestazioni all'uccisione di Allende, perduto nel suo sogno anzi nel suo delirio. Non più diventare Tony Manero, bensì sposare la vicina spogliarellista. Che dal canto suo non è migliore di lui. Se la storia non è accattivante, lo stile registico non lo è di più. Inquadrature fisse, lentezza esasperante, scene apparentemente inutili. Eppure, pur essendo così fastidioso, anche questo post mortem colpisce, soprattutto a distanza, ha un suo stile, una sua forza, un suo sguardo. Che meritano se non altro rispetto. E sorte diversa da quella riservata dalla distribuzione italiana. PS. Splendida la scena dell'amplesso con l'inquadratura della gola di lei.
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 26 Aprile 2011 ore 17:45
voto al film:   7,5

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