Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Marathon - Enigma a Manhattan

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film VOTA Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
Marathon - Enigma a Manhattan
titolo originale Marathon
nazione U.S.A.
anno 2002
regia Amir Naderi
genere Drammatico
durata 74 min.
distribuzione Revolver
cast S. Paul (Gretchen) • T. Moore (Ben)
sceneggiatura A. Naderi
fotografia M. Simmonds
montaggio A. NaderiD. O'Ceilleachair
media voti redazione
Marathon - Enigma a Manhattan Trama del film
Una ragazza americana, Gretchen ha deciso di battere il proprio record personale nel risolvere cruciverba nell'arco della giornata. Per riuscire nell'impresa deve risolverne 78 in 24 ore. Affascinata dalla sfida - e stimolata dai messaggi ricchi di consigli che sua madre, a sua volta detentrice di un record di 87 cruciverba, gli lascia in segreteria - Gretchen stabilisce come campo della sua sfida la città di New York, le sue strade e, soprattutto, la sua metropolitana.
Recensione “Marathon - Enigma a Manhattan”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
"Per essere sentito, il rumore dovrebbe essere molto più forte, per questo è necessario il silenzio. Il silenzio serve per ricordare quello che abbiamo appena finito di ascoltare. Senza il silenzio sarebbe impossibile avere consapevolezza di quello che si ascolta."
(Amir Naderi)


Più di 70 parole crociate da risolvere nella stessa giornata: è la sfida che la giovane protagonista di "Marathon" lancia con ossessione a se stessa, in una Manhattan sferragliante.
Per raggiungere il giusto stato di concentrazione, Gretchen ha bisogno del caos newyorchese; il suo gioco all'auto-massacro, quindi, si dispiega lungo un infinito viaggio a bordo dei vagoni della metropolitana, cambiando ad ogni capolinea. Ancora linee verticali e orizzontali, quelle dei binari che si inoltrano nel buio e quelle delle scale che la ragazza sale e scende per raggiungere un nuovo convoglio. Come se lo spazio mentale e quello urbano fossero la stessa cosa.
Firmato da Amir Naderi, uno tra i più interessanti registi iraniani contemporanei, "Marathon" è un viaggio solitario e simbolico di una ragazza che trasforma un innocuo passatempo, in una gara di dimensioni epiche; forse l'unico modo che conosce per mettersi alla prova e distinguersi in una società che invece chiede omologazione.
Per raccontare New York, Naderi unisce l’ossessione della metropolitana con quella per i cruciverba, e ne scaturisce un'esperienza audiovisiva invischiata nel Caos.
Un bianco e nero più morboso che morbido; un trip maniaco-compulsivo di 74 minuti; una riuscita alchimia tra intenzioni d'autore e mezzi impiegati. "Marathon" è un lungo tuffo nel ventre gonfio di New York, una babele di persone dove si fa strada la solitudine.
L'iraniano completa con "Marathon" la sua personale trilogia dentro la Grande Mela ("New York by numbers" e "A,B,C...Manhattan"), buttando in scena i suoni, il trambusto e le prospettive spaziali del mondo cementificato del XXI secolo, vivendolo fin nelle viscere, esplorando gli spazi sotterranei con uno sguardo che scende dall'alto.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Il film non è stato ancora commentato.
Ultime Schede