Recensione: Master and commander - Sfida ai confini del mare

Peter Weir gira un kolossal d'altri tempi dimostrando, se mai ce ne fosse il bisogno, di essere un signor regista. Bello, lento senza scivolare nel pedante, assicura spettacolo ed emozioni nonostante la lunghezza del film. Consigliato e da riscoprire.

Weir e' tra i registi piu' sottovalutati ma anche tra i migliori a saper cambiare genere e lasciare il segno (dalla denuncia di Un anno vissuto pericolosamente al thriller Witness, dalla scuola de L'attimo fuggente alla commedia nera/fantastica The Truman Show) e qui gira uno dei film d'avventura piu' emozionanti degli ultimi anni. La cinepresa si immerge negli scomparti della Surprise, si sente il puzzo del rum e le urla dei feriti...un tuffo nella realta' e di tutti i giorni dei marinai, "pirati" al servizio di sua maesta' alla ricerca della nave napoleonica da distruggere. Tra La tragedia del Bounty e L'isola del tesoro, uno spaccato perfetto della vita di vascello, con musica classica in sottofondo, divertente ed emozionante con un'uso degli effetti speciali giusto e mai abusato. Ennesima grande prova di Crowe.