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Maxi crede che la sua vita sia perfetta: è un cuoco di prestigio, proprietario di un ristorante di moda in un quartiere gay di Madrid e vive la sua omosessualità senza complessi. Tuttavia, la comparsa dei suoi figli, frutto di un precedente matrimonio di facciata, e di un nuovo vicino di casa, un ex calciatore argentino molto attraente, scombussoleranno la sua vita e lo costringeranno a ribaltare la sua scala di valori... |
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Javier Cámara torna sugli schermi, nella commedia di Nacho García Velilla “Fuori menù”, con una prova che richiama quelle che lo hanno fatto conoscere al pubblico italiano.
Il regista dalla prolifica esperienza televisiva, suo per esempio il format Un medico in famiglia, dipinge la realtà contemporanea spagnola che vive di contrasti. Un paese che dal rigido e cupo franchismo si è sbottonato nella follia trasgressiva della movida e si ritrova a convivere con molteplici e opposte realtà, un progressismo all'avanguardia legato nel contempo profondamente alle proprie tradizioni.
Maxi è un esempio di questo percorso. Dopo un matrimonio di convenienza che gli ha portato due figli, ha rotto i legami con la famiglia e la terra d'origine per vivere apertamente la sua omosessualità rinascendo a Madrid nella Xantarella, ristorante di tendenza nel famoso quartiere gay di Chueca. Ma questa seconda vita deve necessariamente oggi fare i conti con la prima e trovare un equilibrio, sia per se stessi che per chi ci ama.
La ricetta della felicità oggi per Maxi si complica per la continua aggiunta di ingredienti inaspettati ed opposti (dai figli di colpo a carico all'amore per un bel argentino fino alla possibilità di ricevere la tanto sognata stella Michelin..) in un piatto fuori menù difficile da gestire anche per lo chef più esperto!
La pellicola si dilunga forse troppo nella costruzione dei meccanismi tipici della commedia tradizionale (equivoco, contesa, scambio di persona, ecc..) che scattano tutti insieme nel culmine, il giorno in cui tutto si decide. L'epilogo andrà invece inaspettatamente da tutt'altra parte, lontano dalle ossessioni materiali della vita per concentrarsi su quello che veramente conta: gli affetti. |