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Recensione: Il soffio dell'anima

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Il soffio dell'anima
titolo originale Il soffio dell'anima
nazione Italia
anno 2008
regia Victor Rambaldi
genere Drammatico
durata 108 min.
distribuzione Iris Film Distribution
cast F. Montrucchio (Alex) • L. Piaggio (Luna) • Y. Yu Lin (Tai Ping) • R. Balzo (Nico) • D. Ballantini (Enzo) • O. Guerrini (padre di Luna) • C. Angelini (padre di Alex) • L. Bernardi (madre di Alex) • C. Sebastianelli (madre di Luna)
sceneggiatura V. Rambaldi
musiche A. Felli
fotografia L. Santini
uscita nelle sale 13 Marzo 2009
media voti redazione
Il soffio dell'anima Trama del film
Imola. Alex è un giovane in dialisi che lotta per non permettere alla sua malattia di controllare la sua vita e infrangere i suoi sogni. Dopo un passato difficile dovuto a un precario stato di salute, Alex si butta a capofitto nello studio delle arti marziali, aiutato anche da Tai Ping, una donna cinese dall’età indefinita che vive fuori città, per vincere le sue paure e dimostrare a se stesso di essere alla pari degli altri. L’incontro poi con una ragazza, Luna, che accompagna la madre a dializzare nello stesso ospedale di Alex, sarà magico e mistico. Tra loro s’accende la scintilla dell’amore e da quel momento diventano inseparabili.
Da tutto questo nasce in Alex un lento, ma inesorabile, sogno di rinascita.
Recensione “Il soffio dell'anima”
a cura di Andrea Peresano  (voto: 5)
Se ti capiterà di affrontare momenti difficili, e forse succederà, non lasciarti prendere dalla sconforto, non perdere mai la fiducia in te stesso e nelle qualità che possiedi, anche quando sembrerà che esse ti abbiamo abbandonato, sappi che sei tu che muovi la giostra. "La goccia del fiume non si chiede quanto sia utile la sua esistenza senza di lui, essa è il fiume.”

Victor Rambaldi porta sullo schermo il romanzo autobiografico di Valentina Lippi Bruni dilatandone la componente onirica. Il tema centrale rimane la rinascita di un giovane affetto da insufficienza renale attraverso le filosofie orientali e le arti marziali. La lotta di Alex non è contro uno o più nemici fisici concretizzati dal personaggio di Nico, bensì verso la condizione che la malattia stessa gli impone. Una rivincita, e ancor più una rinascita appunto, mossa dal desiderio di dimostrare e dimostrarsi di potercela fare. Si troverà per questo in conflitto con il padre, che non può accettare la volontà del figlio di correre rischi oggettivi, ma anche con l'amico Enzo, che lo aiuta con le dovute riserve.
E non solo il combattimento da ad Alex la forza per perseguire, a tratti forse egoisticamente, quello che desidera, è anche l'amore per la dolce Luna, passione nata per caso nei corridoi di un'ospedale. Non a caso il sottotitolo del libro è l'arte d'amare e di combattere.
Da un lato quindi la vita reale, tangibile, dall'altro i sogni di Alex, e i fantasmi di un passato difficile legato alle sofferenze della malattia che lo perseguitano. Fra queste visioni incontrerà Tai Ping, una donna cinese che la accoglie diventando guida spirituale e maestro e lo aiuta a prepararsi alla sfida con il mondo e con se stesso.
Il cast, più televisivo che cinematografico escludendo la performance di Orso Maria Guerrini, i dialoghi a volte semplicistici e la difficoltà di combinare la componente drammatica e sociale con quella spettacolare del percorso iniziatico al combattimento con tanto di prova finale e scontro con il “cattivo” di turno, non valorizzano l'opera che esce nelle sale in concomitanza con la Giornata mondiale del rene e che speriamo contribuisca a sensibilizzare una società spesso indifferente a problemi reali come questo.
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