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Recensione: Allegro moderato

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Allegro moderato
titolo originale Allegro moderato
nazione Italia
anno 2008
regia Patrizia Santangeli
genere Documentario
durata 78 min.
distribuzione n.d.
cast B. BobulovaS. Bollani
musiche A. Romano
fotografia S. Palombi
montaggio C. Cerrini
uscita nelle sale  non ancora disponibile 
media voti redazione
Allegro moderato Trama del film
Orchestra sinfonica Esagramma. Fin qui niente di strano, di orchestre ce ne sono tante nel mondo e tante di loro sono capolavori di armonia. Esagramma però si distingue tra tutte per un motivo semplice: i suoi musicisti sono ragazzi e adulti con problemi psichici e mentali gravi ed educatori che insegnano a suonare e ad amare il violoncello, l’arpa, il violino, i timpani e tanti altri strumenti ancora. Esagramma è un’orchestra vera, di grandi professionisti, un’orchestra speciale che il documentario ha voluto raccontare cercando tra le pieghe del non detto e i gesti musicali.
La storia e le storie dell’Orchestra si intrecciano con l’atmosfera di Milano, città fredda per definizione, in realtà accogliente, viva e con poche nuvole, meno di quelle che tutti ricordano a memoria. Basta saperla guardare. Così come basta saper guardare i musicisti che provano, si impegnano, sbagliano, ridono, per scoprire che la musica è vita vera, anche per chi nella vita non è partito alla pari degli altri.
Scheda a cura di Riccardo Rizzo










Onesto, gentile, delicato, ma soprattutto lontano da retorica e compassione.
REGIA
MONTAGGIO - RITMO - POETICITÀ
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