Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: La schivata

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La schivata
titolo originale L'esquive
nazione Francia
anno 2003
regia Abdellatif Kechiche
genere Drammatico
durata 117 min.
distribuzione Mikado Film
cast O. Elkharraz (Krimo) • S. Forestier (Lydia) • S. Ouazani (Frida) • N. Benhamou (Nanou) • H. Ben-Ahmed (Fathi) • A. Ganito (Magalie)
sceneggiatura A. KechicheG. Lacroix
fotografia L. Bakchev
montaggio A. BenvejaG. Lacroix
media voti redazione
La schivata Trama del film
In una cittadina alla periferia di Parigi, Lydia ha finalmente il suo bel vestito da principessa del Settecento. E' stata scelta per recitare nello spettacolo di fine anno, e prova senza sosta il testo del Gioco del caso e dell'amore di Marivaux. Quando Abdelkrim passa accanto a Lydia, è un vero colpo di fulmine.
Recensione “La schivata”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
"Sentimenti rabbiosi."

Un cinema magari vicino alle prime commedie politiche di Robert Guédiguian. Ma anche dimestichezza e agilità stilistica tra docu-film e formato fiction che tanto ricorda i fratelli Dardenne.
Schivate estetiche non comunicanti; lo sguardo del regista si chiude accrescendo paradossalmente la tolleranza reciproca. Piani stretti e dialogo serrato sui movimenti "sporchi" di macchina e sulla spontaneità dei protagonisti.
Il gioco dell'amore: confessioni sentimentali, infinite discussioni, imbarazzanti corteggiamenti. Condividere il gergo, l'immaginario, i valori dei sobborghi, il rap della lingua parlata che scandisce il tempo e misura lo spazio. Uscire da se stessi e andare verso un altro linguaggio.
Ma "La schivata" è anche un film indubbiamente violento, capace cioè di rinchiudere la violenza all’interno dei corpi e delle voci dei suoi protagonisti, fino al punto in cui una violenza esterna, paralizzante, politica e poliziesca, non cercherà di ridurli al silenzio e all'immobilità in una sequenza "estrema". Lo schermo protettivo, di sbarramento, è saltato tra la metropoli e la sua realtà suburbana, rimpiazzato da un infinito quanto inattaccabile ritmo tribale dove il cinema si sente e si subisce.
Presentato al Torino Film Festival e vincitore del premio alla regia.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (29 Commenti, 60% gradimento) Ombra 28 Novembre 2013 ore 15:19
voto al film:   8,5

Assolutamente il migliore di Kechiche. I protagonisti lasciano senza fiato per la spontaneità.
Considero anche i mezzi.
Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 13 Luglio 2011 ore 18:30
1
voto al film:   7,5

Da vedere, e rivedere...il mio preferito di kechiche...
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