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Divorziata, solitaria, affermata conduttrice di televendite, Judith è una cinquantenne senza problemi apparenti. Nasconde un segreto che solo la sorella Irene conosce: la compagnia notturna di giovani gigolò reclutati su internet. Finché incontra Patrick, bello e seducente, ma a sua volta prigioniero di una doppia vita... |
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“Cliente” è un film controverso, interessante per alcuni aspetti delle relazioni che affronta, strampalato in alcuni passaggi della sceneggiatura. Il soggetto di partenza è piuttosto chiaro, oltre che intuibile da titolo: Josiane Balasko porta sullo schermo l’abusato tema del sesso a pagamento, ma questa volta lo fa a parti invertite, ovvero concentrandosi sui gigolò. La realtà, però, è che questa commedia (in realtà triste e amara) parla di tutt’altro. La regista-attrice francese vuole infatti dichiaratamente portare il discorso su altri lidi, partendo dall’annoso tema della solitudine e delle insicurezze, ribadite da una voce fuori campo per ognuno dei protagonisti, e approdando alle complesse differenze tra concezione maschile e femminile dell’amore, esaminando l’età della speranza nel futuro (la gioventù) e quella della disillusione (la vecchiaia). Il film è delicato, a tratti divertente, ma forse un po’ semplice e irrealistico, soprattutto pensando che la regista è donna e che “Cliente” è un film di donne sulle donne. C’è Fanny (Isabelle Carré), la giovane donna biondina, dolce e piagnucolosa; c’è Judith (la bravissima Nathalie Baye), la donna cinquantenne in carriera e divorziata che, delusa dalla vita, ama reclutare gigolò da internet ed “essere ancora una donna libera”; c’è Irène (la regista Josiane Balasko), sorella di Judith, cinquant’enne esigente e pragmatica che si innamora perdutamente di un nativo indiano detto “Toro Seduto”. Rimane Marco (Eric Caravaca), unico uomo del gruppetto e gigolò di professione, dipinto come un cinico egoista con la propria personalissima morale, convinto di non aver mai tradito la moglie e unico che cade realmente vittima dei sentimenti. Quando Marco esce dalla vita di Judith e la luce della camera si spegne, si apre un vuoto incolmabile. Perché se è vero, secondo il più basso e schietto luogo comune, che un uomo in una donna cerca sesso, una donna, anche quella che paga, da un uomo cerca e cercherà sempre sicurezza. |