Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: L'artista

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L'artista
titolo originale El Artista
nazione Argentina / Italia
anno 2008
regia Gastón DupratMariano Cohn
genere Documentario / Drammatico
durata 90 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast S. Pangaro (Jorge Ramirez) • M. Prayer (segretario galleria) • A. Laiseca (Romano) • E. Gagliese (Losada) • A. Loza (Ana) • A. Duprat (Emiliano)
sceneggiatura M. CohnG. DupratA. Duprat
musiche D. Bliffeld
fotografia R. Monteoliva
montaggio S. Ricco
uscita nelle sale 2 Ottobre 2009
media voti redazione
L'artista Trama del film
Jorge lavora come infermiere in un istituto riabilitativo, vivendo con monotonia una vita senza emozioni. Un giorno inaspettatamente le cose cambiano quando gli viene assegnato un anziano paziente, autistico, che gli darà uno spunto interessante per trasformare la sua vita nel paradossale panorama dell’arte latinoamericana contemporanea.
Recensione “L'artista”
a cura di Vera Usai  (voto: 7)
A concorrere nella Selezione Ufficiale di questa terza edizione del Festival di Roma una pellicola insolita ed interessante che cerca di dare una risposta ad uno dei quesiti più irrisolti sul quale l’uomo si sia interrogato: “Cos’è l’arte?”
A lavorare a questo bizzarro saggio di arte trasposto in una pellicola di 90 minuti, due registi – Mariano Cohn e Gastón Duprat – già stimati nell’ambito del video sperimentale e del cortometraggio, per raccontare la storia del rapporto/convivenza tra un anziano paziente autistico e un uomo, in una città dell’America latina che potrebbe essere qualunque posto. L’anziano disegna, non parla mai, ripreso da angolazioni con inquadrature poetiche e ricercate: riempie la scena con la sua imponente presenza, nonostante il silenzio dello spazio che lo circonda. L’uomo si prende cura di lui, assorbito da quella assenza di rumori che sembrano far da preambolo alla difficoltà nel suo rapporto con gli altri, dai quali paradossalmente viene identificato come un artista geniale del panorama contemporaneo, anche senza saper disegnare. Con ironia – scegliendo di non mostrare mai le opere che tanto lo rendono celebre al mondo ma costruendo le inquadrature stesse come fossero dei quadri – il film è una leggera esplorazione del mondo dell’arte, per cercare di spiegare il suo significato più profondo attraverso un racconto visivo e acustico fatto di soggettive, zoom che avvicinano tanto gli elementi ripresi da farli diventare altro da quello che sono, ma che alla fine – quasi inaspettata – non appaga con una risposta all’interrogativo che enuncia, anche in modo implicito, in ogni fotogramma.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 3 Luglio 2011 ore 18:25
2 1
voto al film:   7

Film che ha occasione di porre l'attenzione su un tema interessante. Che cos'è l'arte?
Chi è un vero artista? Molto apprezzate le soluzioni compositive dell'immagine e quelle piccole idee che da una parte risolvono il problema del non mostrare mai le opere di cui si parla (perché altrimenti crollerebbe tutto il concetto su cui si basa il film) e dall'altra risolvere i problemi legati - immagino - al basso budget destinato alla realizzazione del film. Tuttavia, se da una parte ho apprezzato molto l'assenza di presunzione nel trasmettere il messaggio chiave del film, dall'altra ho trovato un piccolo punto nero: vale a dire il dare per scontato che la società attuale sia in grado di comprendere la grandezza dell'artista, cosa per nulla ovvia.
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