L'Italia delle rapine in villa raccontata nel film "Il resto della notte" di Francesco Munzi. E' l'unico film italiano alla Quinzaine des Realisateurs passato oggi alla 61ma edizione del Festival di Cannes, un film duro e senza retorica. Mostra le ragioni o quello che ci può essere dietro una delle tante rapine in villa nel Nord Italia. Le ragioni di quelli che in villa ci vivono e di quelli che in quella stessa villa vanno a rapinare.
"Come vi sentite in Italia? Come vi trattano?" Lo chiedeva a tutti i romeni immigrati nel Belpaese Laura Vasiliu durante le riprese di "Il resto della notte" con Sandra Ceccarelli e Valentina Cervi. Nessuno, specie Francesco Munzi, avrebbe immaginato che "il caso rom" sarebbe diventato uno scottante tema di attualità proprio in concomitanza con la presentazione del film al festival.
"Non ho mai pensato di stigmatizzare i miei romeni attraverso il furto della collana da parte del personaggio della Vasiliu - spiega Munzi - e infatti all'inizio il furto non era nella sceneggiatura l'ho inserito dopo per ragioni drammaturgiche". "Ma per il modo in cui è descritta la sua azione - continua il regista - non mi sento di averla rappresentata come una criminale. Ogni personaggio ha la sua rotondità, è sfumato e questo è ciò che tengo a precisare di più: non ci sono né edulcorazioni né condanne". Il cast del film è interamente presente al Festival di Cannes: "Non è la prima volta che incarno un personaggio problematico, ma da questo sono rimasta piuttosto impressionata - dice Sandra Ceccarelli - che, come gli altri attori, ha spesso dovuto improvvisare". Da parte sua, Munzi precisa: "Ho lasciato libertà ai miei attori per non farli appoggiare ad un testo troppo serrato impedendo loro di rendere i personaggi più realistici". Una libertà lasciata anche allo spettatore, invitato ad aprire la propria immaginazione: "Il finale è stato scelto con molta fatica - conclude il regista - e per questo è quello per me più adatto a chiudere le diverse vicende dei personaggi. Così penso di aver creato la massima apertura all'immaginazione del pubblico, ormai così chiusa dall'invadenza dei modelli televisivi".
Grande appuntamento sulla kermesse con la lezione di cinema tenuta da Quentin Tarantino, mentre la sezione ufficiale propone "La frontière de l'aube" di Philip Garrel e "Adoration" diretto da Atom Egoyan. Torna a Cannes anche Steven Soderbergh, che presenta il suo doppio film biografico "Che" con Benico Del Toro e Javier Bardem, anch'esso in competizione. Per la sezione Un certain regard, è in programma il cinese "Part Ocean, Part Flame" di Fendou Liu. |