La verità prima di tutto. "La ricerca del vero è un valore assoluto ed è ciò che mi spinge a continuare a fare i film". Così messieur Eastwood, che è arrivato oggi sulla Croisette accolto da applausi e consensi per il suo "The Exchange" ('Changeling'), ispirato ad un fatto di cronaca del 1928. Clint Eastwood è tornato a concorrere al Festival nonostante le delusioni di qualche anno fa per "Mystic River" (Cannes, 2003).
Al centro del dramma, una madre cui prima rapiscono il figlio e poi lo scambiano, interpretata da Angelina Jolie: "Lavorare con Clint ha fatto sbiadire ogni altra mia esperienza precedente - sottolinea l'attrice - indubbiamente il più grande talento con cui abbia girato un film, sottile narratore di storie, splendido leader sul set".
Clint Eastwood torna a indagare sui bambini in pericolo: il tema della pedofilia e ci sono dei ragazzini vittime. "Tutte cose che ancora mi sorprendono". Perché "Gli uomini possono fare davvero essere terribili. Mi sembra evidente che gli abusi sui più indifesi siano i crimini peggiori - afferma il regista e attore - nel film c'è questo tema naturalmente, ma anche la chiara accusa all'abuso di potere di chi, invece, dovrebbe proteggere la popolazione. Nel nostro caso la polizia di Los Angeles". A tal proposito, Eastwood rivela il motivo profondo per cui si è interessato al caso Collins: "E' una storia che permette di riflettere sul sistema di allora e su come l'azione di un singolo sia riuscito a cambiarlo. Grazie alle insistenze di Christine, aiutata dal reverendo interpretato da John Malkovich, i meccanismi di indagine e giudizio della LAPD mutarono radicalmente". L'attualità del film, come nella tradizione eastwoodiana, è evidente a chiunque: "Il nostro Paese va a periodi rivoluzionari - conclude il regista - il 1928 fu uno di quelli".
39 anni, newyorkese, James Gray torna al Festival di Cannes per il suo secondo concorso consecutivo dopo "I padroni della notte". "Two Lovers" è il suo emblematico titolo in corsa per la Palma d'Oro. Protagonista (l'attore feticcio) Joaquin Phoenix e Gwyneth Paltrow. Dopo i veleni fraterni di "We Own the Night", Gray si concentra sui drammi d'amore. "La vita quotidiana è incredibilmente noiosa ma quando subentrano le passioni tutto cambia. A me piace divorare questi stati d'animo capaci di trasformare uomini e donne in esseri autenticamente deliranti". Il film è drammatico, ma raccontando l'amore, poteva esser trattato da commedia.
Protagonista fuori concorso in questa edizione del Festival di Cannes con il suo "Surveillance", torna a cimentarsi dietro la macchina da presa la figlia d'arte Jennifer Chambers Lynch. Per quanto riguarda la competizione, è di scena l'argentino "La mujer sin cabeza" (coprodotto dall’Italia), mentre "O'Horten" e "The Dead Girl's Feast" sono i film in programma per la sezione Un certain regard. |