"Cari amici, se vi lamentate ora di Sanguepazzo non sapete che cinema vi aspetterà ora col nuovo Governo. Ma una cosa è certa: gli artisti sono liberi e l'arte è affinata dal male peggiore". Incontenibile, Marco Tullio Giordana che presenta a Cannes il suo film fuori concorso, in cui fa rivivere la vicenda di amore e morte, fascismo e autodistruzione, droga e passione tra i due massimi divi del cinema italiano del Ventennio.
"Il cinema non riusciranno a piegarlo né questo né altri governi". Quanto al Paese "è ipocrita, dice di spingere i giovani ma è guidato solo da vecchi". E "la Bellucci è l'unica azienda italiana che Berlusconi non riuscirà a comprare. L'Italia è regredita a prima della Rivoluzione Francese: è guidata da un governo di cortigiani".
Proiezione speciale al festival di Cannes del quarto film di Marco Tullio Giordana con Monica Bellucci e Luca Zingaretti. "Lui genio e sregolatezza, guasconeria e coraggio, passione smodata per la vita e al tempo stesso sprezzo. Lei, sensuale e trasgressiva, provinciale finto ingenua, drogata di lui come lui lo era della cocaina e di lei. Fatti l'uno della pasta dell'altro". Così il regista descrive la coppia per eccellenza del cinema fascista Luisa Ferida e Osvaldo Valenti.
"Sanguepazzo, metafora di quest'Italia impazzita": Giordana prosegue e ne ha anche per i giornalisti: "Di titoli ve ne ho dati per i vostri giornali ma ricordate che si vende di più dicendo la verità che non montando le polemiche. Come dice anche Moretti" - continua Giordana a proposito dei fiumi di parole e slogan coloriti che catalizzano l'attenzione sul quarto lavoro del regista milanese - "Me lo sono meritato, forse, ma mi sarei arrabbiato se fossi stato in concorso qui a Cannes al posto di uno tra Garrone e Sorrentino: è giusto che siano loro a competere con gli altri talenti internazionali, è il loro momento".
Al festival Cannes è l'ora del leggendario autore americano Clint Eastwood, affiancato dalle star Angelina Jolie e John Malkovich, gli interpreti del suo, "Changeling", un thriller tratto da una storia vera ambientata negli Anni Venti. In concorso verranno presentati anche "Two Lovers" di James Gray e "Delta" di Kornél Mundruczó.
Inoltre la kermesse ospita l'arrivo di Emir Kusturica, che porta fuori concorso al Festival il suo "Maradona", documentario sul campione argentino voluto fortemente dal popolare regista, grande amico del pibe de oro. |