Come la serata inaugurale, anche la giornata di sabato è teatro di proteste che non interferiscono con la kermesse torinese, ma al contrario si sono contraddistinte per la civiltà dei manifestanti (quella degli insegnanti precari del CUB - Scuola Università Ricerca si ricollega esplicitamente alla questione-Loach).
Il CONCORSO prosegue con il doloroso e lieve “Shell” di Scott Graham, mentre FESTA MOBILE propone l'opera prima “De Jueves a Domingo” di Dominga Sotomayor, “Ruby Sparks” di Jonathan Dayton, commedia acutissima sui rapporti tra i sessi con lo scatenato Paul Dano e la slapstick comedy al femminile “Imogene” con Kristen Wiig, Annette Bening e Matt Dillon.
Per RAPPORTO CONFIDENZIALE è da segnalare “The Land of Hope” di Sion Sono, regista al quale lo scorso anno era stata dedicata la sezione, che riflette sulle conseguenze umane del disastro di Fukushima con uno stile piano e sofferto e immagini di sapore documentaristico. A seguire lo zombesco low-budget “Christmas with the Dead” di Terrill Lee Lankford e “V/H/S” di David Bruckner, Glenn McQuaid, Radio Silence, Joe Swanberg, Ti West, Adam Wingard.
Nel fuori concorso Documenti inaugura lo spazio dedicato all'opera di Carmelo Bene con “Concerto per Attore Solo” di Ferruccio Marotti, eccezionale videoregistrazione di 32 giornate di prove del Macbeth.
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